L’altorilievo di Sant’Oronzo sul muro di Porta Rudiae ignorato da turisti e leccesi. Appello a Salvemini: ‘salvi l’icona sacra dall’abbandono’

L’associazione lancia un appello al Sindaco Salvemini per ‘salvare’ l’altorilievo in cartapesta dell’effigie di Sant’Oronzo a Porta Rudiae. L’icona sacra, infatti, è ridotta in un deplorevole ed intollerabile stato di abbandono.

Nessuno direbbe mai che dietro quel vetro sporco e ricoperto da graffiti si nasconda un altorilievo in cartapesta policroma dell’effige del patrono di Lecce, Sant’Oronzo. Quel piccolo capolavoro d’arte e manualità che dovrebbe fare bella mostra di sé a Porta Rudiae, invece, è ridotto ad un intollerabile stato di abbandono come denunciato da Carla De Nunzio, Presidente dell'Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo.
  
I tanti turisti in vacanza nel capoluogo barocco e gli stessi leccesi passano accanto alla scultura, ignorandola. Le fotografie, scattate questa mattina da Beniamino Piemontese socio dell’associazione, parlano da sole, non hanno bisogno di alcun altro commento, ma indignano a tal punto da spingere l’associazione a lanciare un accurato appello al Sindaco, Carlo Salvemini e ai cittadini del capoluogo barocco. «Sento l'urgenza e la necessità di richiamare l'attenzione e l'intervento delle Autorità competenti – si legge nella missiva indirizzata al primo cittadino – perché sia posta fine immediatamente a questo scempio, specialmente all'approssimarsi delle festività dedicate a Sant’ Oronzo e agli altri protettori della nostra città».
 
Una lettera-aperta anche per ‘sensibilizzare’ i cittadini che, per primi, dovrebbero difendere i gioielli – grandi e piccoli, noti e meno noti – del capoluogo barocco. «Che biglietto da visita vogliamo presentare ai tanti turisti che affollano la nostra città e che – come si vede anche in fotografia –  attraversando Porta Rudiae passano davanti a questa grande icona sacra e sono costretti a vederla in queste miserevoli condizioni di degrado?». Una domanda, lecita che esige una risposta concreta: quella di ‘ripulire’ e proteggere l’effige del Santo Patrono della città. 



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