​Aperti per freddo…e per fede. A San Sabino un pasto caldo e un letto per chi ne ha bisogno

La Chiesa di San Sabino annuncia sulla propria pagina Facebook che offrirà all’interno dei suoi locali, a chi ne ha bisogno, un pasto caldo e un letto per la notte. ‘Sono necessari asciugamani per il viso e sapone liquido, coperte e cuscini’.

Considerando le previsioni meteorologiche, apriremo le porte della nostra parrocchia per accogliere coloro che non hanno un posto riparato dove dormire”. Inizia così il messaggio postato, sul proprio profilo Facebook ufficiale, dalla parrocchia di San Sabino a Lecce. Ieri infatti, dalle 19.30 in poi, sono stati serviti pasti caldi oltre che dei letti messi a disposizione di chi, altrimenti, si sarebbe dovuto cercare un altro luogo dove trascorrere una gelida nottata. “Diffondete la notizia e, se avete voglia, potete venire a dare una mano per l’accoglienza”. I più bisognosi, dunque, hanno avuto modo di dormire senza brividi di freddo o rannicchiati in qualche angolo nascosto del capoluogo salentino.  “Ogni volta che avete fatto questo cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”, si legge sempre nello spazio social della Chiesa leccese.

Non solo. Questo servizio “raddoppia”, nel senso che anche oggi sarà possibile provvedere all’accoglienza. “Sono necessari asciugamani per il viso e sapone liquido – scrivono – oltre a coperte e cuscini. Grazie ancora per quello che già abbondantemente avete fatto e continuerete a fare in questi giorni per i nostri fratelli che sono nel bisogno”. Chiunque abbia intenzione di rispondere all’appello, può allora portare il materiale presso la medesima Parrocchia dalle 17.30 in poi.

E poi ancora: “Grazie a nome di don Carlo, don Riccardo e gli otto amici ospiti che stamattina si sono svegliati contenti di aver potuto passare una notte vicino ad un termosifone caldo”.

Questa sera, considerando un ulteriore abbassamento della temperatura, apriremo le porte della parrocchia per venire incontro alle necessità di questi nostri fratelli”. 



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