​Nella guerra al gasdotto, Tap incassa l’ennesima vittoria. Via libera alla realizzazione

Con la sentenza n. 1392, la IV Sezione del Consiglio di Stato ha respinto gli appelli proposti dal Comune di Melendugno e dalla Regione Puglia. Via libera alla realizzazione del gasdotto

Sembra una complicata partita a scacchi quella che si sta giocando intorno alla realizzazione del ‘tubo’ che dovrebbe portare il gas naturale dall’Azerbaijan in Salento. Ognuno aspetta la mossa dell’altro per poter reagire e assestare il colpo decisivo all’avversario di sempre. Lo scacco matto sembra ancora lontano e ogni giorno la partita si arricchisce di mosse nuove e sempre diverse. Questa volta la parola è passata al Consiglio di Stato che ha dato il via libera alla realizzazione del gasdotto della Trans Adriatic Pipeline, respingendo gli appelli proposti dal Comune di Melendugno e dalla Regione Puglia che si erano opposti alla realizzazione dell’opera considerata ‘strategica per il territorio’ temendo le ripercussioni sull’ambiente e sul turismo, fiore all’occhiello di questa terra.
  
Secondo il Consiglio di Stato la valutazione di impatto ambientale resa dalla commissione Via ha vagliato tutte le problematiche naturalistiche. Non solo, la scelta dell'approdo nella porzione di costa compresa tra San Foca e Torre Specchia Ruggeri (all'interno del Comune di Melendugno) è stata preceduta da una completa analisi delle undici possibili alternative.
  
Per finire, è stato escluso che l'opera dovesse essere assoggettata alla cosiddetta 'Direttiva Seveso' ed è stato riconosciuto l'avvenuto rispetto del principio di leale collaborazione fra poteri dello Stato nella procedura di superamento del dissenso espresso dalla Regione alla realizzazione dell'opera.
 
Per il Consiglio di Stato, il gasdotto s'ha da fare…ma come? Perché nessuno sembra voler arretrare di un passo. 



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