​Volo Ryanair atterra con quattro ore di ritardo: una coppia salentina sarà risarcita

Il Giudice di Pace di Brindisi condanna Ryanair a risarcire una coppia salentina vittima di un ritardo superiore a quattro ore sulla tratta Bari/Berlino del 7 Dicembre 2015.

Importante risultato per una coppia salentina giunta a destinazione con ritardi superiori ai limiti fissati dalla normativa europea, che sarà risarcita.  La sentenza, pubblicata il 27.09.2016, è stata emessa dal Giudice di Pace di Brindisi, Avv. Franco Orlando, il quale ha accolto integralmente le richieste risarcitorie avanzate dal difensore degli attori, avv. Stefano Gallotta. Ed è proprio il legale – segretario dell’Associazione Codici Lecce – a darcene notizia attraverso il dettagliato racconto della vicenda. I due passeggeri (residenti a Brindisi) del volo Ryanair Bari – Berlino del 07.12.2015, con partenza prevista alle 17.20 e arrivo alle ore 19.35, giunti all'aeroporto di Palese, avevano appena appreso che il loro volo sarebbe partito in ritardo e – senza ricevere altre informazioni sulla durata e sulle cause del disservizio – furono erano costretti ad attendere circa quattro ore prima di potersi finalmente imbarcare.

Così, l'aeromobile è atterrato nella capitale tedesca con 4 ore e 20 minuti di ritardo e – concluse le operazioni di sbarco alle 00.30 – i due turisti venivano “abbandonati al loro destino dalla compagnia – racconta Gallotta – e, non potendo neppure raggiungere l'albergo con la navetta prenotata dall'Italia, che smette di funzionare alle 23.00, sono riusciti solo in extremis a prendere un taxi e giungere a destinazione in piena notte, dovendo così rinunziare alla prima serata del breve soggiorno”. In assenza di riscontro alla legittima richiesta di indennizzo avanzata, i coniugi – associati a Codici Lecce – hanno dunque citato la compagnia irlandese dinanzi al Giudice di Pace di Brindisi, chiedendone la condanna agli indennizzi contrattuali (per complessivi Euro 800,00) e al risarcimento supplementare, quantificato, in via equitativa, in Euro 300,00 per i maggiori danni subiti.

Solo in corso di causa, la compagnia corrispondeva l'importo parziale di Euro 500 euro e – prosegue Gallotta – con la prefata sentenza n. 2284/2016, il Giudice di Pace, avv. Franco Orlando, accoglieva tutte le domande attoree condannando la Ryanair al risarcimento integrale dei danni richiesti per complessivi Euro 1.100 euro,  di cui Euro 800 euro (Euro 400 ciascuno) a titolo di compensazione pecuniaria e l'ulteriore somma di Euro 300,00 a titolo di risarcimento supplementare”. Ciò “a causa dei maggiori costi sostenuti per raggiungere l'albergo in taxi anziché con la navetta aeroportuale che cessa dal servizio alle 23.00 e per la perdita della prima serata nella capitale tedesca’, oltre interessi e rivalutazione monetaria dall'evento e spese legali.

Commenta ancora l'avv. Stefano Gallotta, segretario di Codici Lecce e difensore dei due passeggeri, che “questa pronunzia consolida un orientamento giurisprudenziale che, prendendo le mosse dall'art. 12 e dai considerando sub n. 22 del Regolamento CE 261/2004”.

Nonché – conclude – dalle molteplici pronunzie rese negli ultimi anni dalla Corte di Giustizia Europea, ha ripreso vigore anche in Italia, riconoscendo ai passeggeri, vittime di cancellazioni e ritardi, non solo l'indennizzo di cui al richiamato Regolamento CE 261/2004 (per importi che, per inciso, variano da 250 e 600 euro in base alla lunghezza della tratta e che, a distanza di 13 anni dal dato normativo, andrebbero ormai adeguati al maggior costo della vita), ma anche l'ulteriore ristoro per i disagi subiti dai passeggeri”.



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