‘Amnistia per i nostri figli’, le famiglie dei detenuti si appellano a Papa Francesco

L’Associazione ‘Nessuno tocchi Caino’ lancia l’appello pervenuto dalle famiglie dei carcerati di Borgo San Nicola di Lecce: ‘Rivogliamo a casa i nostri figli, ci prenderemo noi cura di loro’. La richiesta di aiuto è stata mandata direttamente al Papa.

Si appellano direttamente a Papa Francesco le famiglie dei detenuti nel Carcere di Lecce di ‘Borgo San Nicola’. Chiedono che il Santo Padre interceda presso le Istituzioni della Repubblica italiana affinché venga riconosciuta l’amnistia per i propri figli.

A farsi portavoce delle istanze è la sezione provinciale di Lecce dell’Associazione ‘Nessuno tocchi Caino’, lega internazionale di cittadini impegnata su più fronti in difesa dei più deboli. L’appello arriva accorato e quasi disperato da parte di molti genitori che si vedono i proprio figlio rinchiuso dietro le sbarre. ‘Chiediamo un provvedimento straordinario e responsabile – scrivono le famiglie – perché rivogliamo a casa i nostri figli’.

Dopo l’invocazione di sostegno, però, le famiglie dei detenuti lanciano anche il proprio impegno, consegnato idealmente nella mani di Papa Bergoglio: ‘Promettiamo che vigileremo attentamente sulle condotte dei nostri cari, per evitare che cadino ancora nell'illegalità’, concludono.

La richiesta di aiuto rivolta al Papa fa seguito alle parole proprio del Santo Padre che, nell’annunciare l’anno del Giubileo, ha ribadito come ‘Il Giubileo abbia sempre costituito l'opportunità di una grande amnistia, destinata a coinvolgere tante persone che, pur meritevoli di pena, hanno tuttavia preso coscienza dell'ingiustizia compiuta e desiderano sinceramente inserirsi di nuovo nella società portando il loro contributo onesto’.

Questo l’appello lanciato da Papa Francesco a tutti i governi del mondo ed a tutti i fedeli. L’Anno Santo si aprirà il prossimo 8 dicembre e per l’occasione il Papa, da sempre vicino agli ultimi, ha rassicurato tutti i carcerati i quali avranno la possibilità di ottenere l'indulgenza plenaria direttamente nelle loro celle.



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