‘Immaginiamo scuole e aziende nel futuro’: presentato al ‘De Pace’ il Festival dei Giovani

Questa mattina, presso l’auditorium ‘Freccia’ dell’Istituto ‘Antonietta De Pace’, presente il professor Luciano Monti della LUISS Guido Carli per illustrare agli studenti il senso e le tante iniziative del Festival dei Giovani in programma a Gaeta dal 14 al 16 Aprile.

Tre giorni, per la prima volta all’interno di un antico borgo laziale, in cui verranno accolti ragazzi dalle scuole di tutta Italia per confrontarsi su temi di grande attualità, ragionando sulle opportunità offerte dalla collaborazione scuola-impresa. Parliamo del “Festival dei Giovani”, in programma a Gaeta dal 14 al 16 aprile prossimo, e illustrato stamattina presso l’auditorium ‘Freccia’ dell’Istituto “Antonietta De Pace” di Lecce. Occasione dell’incontro odierno – oltre al meeting fra giovani inerente l’alternanza scuola-lavoro – la presenza del professor Luciano Monti, scrittore e docente della LUISS Guido Carli, colui che promuove le attenzioni, tramite l’evento laziale, verso opportunità provenienti da nuovi mestieri.
 
Oltre 70 le iniziative in calendario. A presentare l’iniziativa è stata presentata dalla preside dell’istituto Silvia Madaro Metrangolo, che ai microfoni di Leccenews24.it rivela:«La nostra scuola partecipa con convinzione al Festival – aggiunge – e i due incontri odierni possiedono questo unico fil rouge. Non bisogna considerare l’alternanza come mero obbligo delle legge 107, ma sicuramente un’opportunità per i giovani. Li vogliamo protagonisti consapevoli rispetto al posizionamento nel mondo lavorativo in una logica di prospettiva e non solo nell’immediato».
 
«L’idea di organizzare tale Festival a Gaeta vuole far immaginare le nostre città del futuro – dichiara invece il professor Monti – Tante le imprese partecipanti all’evento, da noi invitate, per prospettare aziende e scuole del domani. Intendiamo insegnare ai ragazzi, ma soprattutto agli studenti, in che modo leggere il proprio territorio. Per la Puglia, ad esempio, comprendere cosa possa valorizzare il patrimonio naturale, storico e turistico, senza dimenticare alcuni poli d’eccellenza tecnologica».  
 



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