​Discarica Burgesi, al via le analisi dell’Arpa sui pozzi

Sull’affaire Burgesi si procede con le analisi dei pozzi. In deroga a quanto previsto dalla legge, si effettueranno quattro analisi entro l’arco dell’anno, ricomprendendo anche il Pcb

Prenderanno il via, a partire da domani, le analisi dei pozzi – spia della discarica di Burgesi, in agro di Ugento.
La previsione del Piano approvato dalla commissione Ambiente della Regione Puglia concerne ben quattro analisi da effettuarsi durante l’arco dell’anno, ricomprendenti inoltre il Pbc: si partirà dai cinque pozzi spia della discarica per poi, allargare, in via successiva, le rilevazioni ai pozzi nei pressi della Burgesi; tuttavia, la legge attuale cui il Piano approvato dalla Regione deroga, prevedrebbe invece il campionamento sui pozzi per una sola volta all’anno, escludendo anche la ricerca del Pcb.

Salute Salento”, associazione operante nel settore della solidarietà, ambiente e sanità, ha incontrato nei giorni scorsi l’Ing. Bucci, responsabile del dipartimento leccese di Arpa, al fine di apprendere quale fosse, allo stato atutale, la condizione dell’area interessata. Nel sopralluogo del 9 gennaio, è emersa che la discarica è stata incapsulata dal gestore (Monticava – ndr.), impermeabilizzata, chiusa bene e isolata dal fondo e dalle acque meteoriche con una robusta guaina. “Acque meteoriche – ha chiarito l’Ing. Bucci – che oggi non interferiscono con il contenuto della discarica, dato che è impermeabile.Le acque piovane hanno un loro percorso che le incanala fuori dalla guaina.”

Inoltre, l’Associazione, avrebbe anche appreso, dal Responsabile Arpa, che il percolato è un rifiuto che non ha limiti di legge e che va smaltito, ma nel corso del sopralluogo del 19 gennaio, alla presenza del governatore Emiliano, c’è stato un fraintendimento: è stato paragonato il limite del Pcb nel percolato (che non esiste) con il limite del Pcb presente nell’acqua di falda (che è di 10 picogrammi/litro).  Nei sopralluoghi, sia la Procura, sia Arpa, hanno chiarito che il Pcb è presente nel percolato e non nell’acqua di falda.

Adesso, si attenderanno i risultati delle analisi dell’acqua nei 5 pozzi di Burgesi (a monte e a valle della discarica secondo la direzione di falda – ndr.); se si dovesse rilevare la presenza del Pcb a monte, evidentemente non potrà essere attribuita alla discarica, ma, probabilmente, a pesticidi, fitofarmaci e ad altri rifiuti inquinanti.

Se invece il Pcb dovesse essere individuato nei pozzi a valle, la principale indiziata sarebbe la discarica, ha spiegato l’Ing. Bucci. 



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