«Ha trascorso una notte tranquilla», rassicura i fan di Albano Carrisi il dottor Giorgio Trianni, primario di Neurologia dell’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, reparto dove il cantante di Cellino San Marco è ricoverato dopo la “leggera ischemia” che lo aveva colpito durante il viaggio di ritorno in Puglia da Porto Sant'Elpidio. Dovrà restare a riposo, almeno sino a sabato, tenuto sotto controllo dai quei medici a cui ha voluto affidarsi per ricevere le cure del caso.
«I parametri vitali, respiro, frequenza e pressione sono nella norma, così come la glicemia che è tenuta sotto controllo» continua il primario che questa mattina lo ha visitato trovandolo lucido, orientato e senza alcun problema.
Insomma, è solo questione di tempo e di riposo, sempre che una volta uscito dal nosocomio salentino Al Bano riesca a stare fermo. I supporter dell’artista pugliese, quindi, possono tirare un sospiro di sollievo anche se, pesa ancora, l’affermazione di Trianni durante il secondo bollettino medico di ieri: «Ha difficoltà a pronunciare alcune parole, nello specifico "trascina alcuni fonemi", pur rimanendo il suo eloquio comprensibile» aveva dichiarato puntualizzando subito che si tratta di una situazione «destinata a rientrare, fino a scomparire del tutto».
Lui, il Leone di Cellino San Marco, è comunque di buon umore e ha scherzato con i medici sulla sua voce: «è come i denti per i castori, bisogna usarla sempre per vivere bene ed evitare l’estinzione della specie».
Un sostegno morale importante, assieme alle costanti cure mediche, gli arriva dal calore della famiglia, che gli è al fianco in ogni momento.
Il quarto bollettino sarà diffuso domani, 22 marzo 2017 alle 12.00
’Ha trascorso una notte tranquilla’. E sulla difficoltà a pronunciare le parole Al Bano scherza ‘è come i denti per i castori’
Il primario di Neurologia dell’Ospedale ‘Vito Fazzi’, Giorgio Trianni e il direttore sanitario della Asl di Lecce, Antonio Sanguedolce hanno diramato il terzo bollettino medico sulle condizioni di salute di Al Bano, ricoverato dopo una lieve ischemia.