​Il Camper della Polizia di Stato: a Lecce un San Valentino contro la violenza di genere

A Lecce, un 14 febbraio differente. Un’importante progetto della Polizia di Stato, ha portato in giro per la città ‘Il Camper della Polizia contro la violenza di genere’. L’iniziativa ha uno slogan forte ‘Questo non è amore’ e pone al centro le donne e gli abusi subiti.

Un progetto dall’altissimo profilo sociale, un messaggio importante per le tante vittime di violenza. Sempre accanto ai cittadini e in prima linea contro gli abusi di ogni tipo, la Polizia di Stato ha messo in campo, da qualche mese, un programma per contrastare e prevenire la violenza contro le donne. È questo il progetto “Il Camper della Polizia contro le violenze”, sviluppato con l’obiettivo di favorire l’emersione del fenomeno della violenza di genere.
E oggi, nella giornata dedicata all’Amore, il Camper della Polizia è stato a Lecce, non solo per una campagna informativa ma soprattutto per tendere la mano alle vittime di violenze, mettendo loro a disposizione un’equipe di operatori specializzati e qualificati ad accogliere chiunque sia interessato a richiedere informazioni sul tema, segnalare problematiche o denunciare abusi.
 
Un San Valentino, quindi, fatto non solo di rose, cioccolatini, gioielli e cenette a lume di candela; un San Valentino attento a chi ama  e paga per un amore sbagliato. A queste donne è dedicata l’iniziativa “Questo non è amore” che ha visto anche nella nostra bella città, la presenza sul “Camper contro le violenze”, di un Funzionario della Squadra Mobile, di una psicologa, di operatori specializzati alla trattazione di denunce di reati contro la persona, nonché di una rappresentante della locale Rete Antiviolenza “Renata Fonte”, attiva sul territorio.
 
Il camper è stato presente dalle ore 08:30 alle ore 10:30 nei pressi di Piazza Palio e dalle ore 11:00 alle ore 13:00 in Piazza S. Oronzo.
 
L’auspicio del Questore è che all’iniziativa possano avvicinarsi tutti coloro che siano vittime o a conoscenza di casi di violenza. La vigente normativa in materia, prevede,  nel caso in cui non sia stata già sporta querela e non siano stati perpetrati reati procedibili d’ufficio, la possibilità di rivolgere unicamente al Questore, quale autorità di pubblica sicurezza, istanza di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta molesta.
 
Raccontare le proprie storie a chi come la Polizia di Stato, si mette a disposizione, è fondamentale per compiere un primo passo e concedersi un San Valentino se non proprio d’amore quantomeno di pace.
   
Di Tiziana Protopapa