“Chiuso per dignità”, a Melendugno negozi serrati e corteo contro il gasdotto

Commercianti e cittadini si sono dati appuntamento al Campo sportivo per poi raggiungere la piazza. Nuova protesta contro il gasdotto.

Le saracinesche dei negozi questa mattina a Melendugno sono rimaste abbassate in segno di protesta. I commercianti salentini hanno deciso di scendere in piazza per ribadire il NO alla realizzazione del gasdotto da parte della Trans Adriatic Pipeline.

Tremila manifestanti al Campo sportivo

Alle 7 del mattino di oggi, oltre 3mila tra cittadini, negozianti e anche bambini con i propri genitori si sono radunati presso il campo sportivo, la struttura che si può vedere con facilità percorrendo l’arteria che porta alle marine. Da qui, il corteo armato non soltanto di grande passione nella condivisione di una lotta serrata che buona parte del territorio ha messo in piedi, ma anche di striscioni e palloncini con su scritto a caratteri cubitali “NO TAP”. Alle saracinesche piccoli ma significativi manifesti “Chiuso per dignità” con una spiegazione chiara e precisa

Chiudiamo oggi per difendere il futuro delle nostre attività: TAP ha garantito che non ci saranno ripercussioni sull’economia della nostra Terra, ma già adesso con i lavori non ancora iniziati, stiamo vedendo lo scempio che porterà quest’opera. Zone rosse, posti di blocco, militarizzazione di un territorio, tutti eventi che stanno distruggendo la nostra economia. Non ci sarà futuro se oggi restiamo in silenzio. NOI NON VENDIAMO LA NOSTRA DIGNITA’, NOI NON VENDIAMO LA NOSTRA TERRA!.

Sul posto non soltanto melendugnesi, ma anche tante persone provenienti dai paesi limitrofi. Il serpentone di gente si è snodato per le vie della cittadina, con a capo il sindaco Marco Potì, il cui impegno contro il gasdotto non si è mai fermato, il presidente del Comitato NO TAP, Gianluca Maggiore, e numerosi rappresentanti dell’associazione Terra Mia.

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Il corteo a Melendugno contro TAP

In corteo anche alcuni trattori che ricordano la protesta degli agricoltori contro quella che è apparsa ai più come l’ennesima violenza al territorio, l’affaire Xylella.

I manifestanti hanno raggiunto poi la piazza principale del paese per dare il via ad un’assemblea pubblica.

Il prossimo appuntamento è a Lecce dove venerdì 8 dicembre, i manifestanti partiranno alle 15 da Porta Napoli per tagliare poi il centro cittadino.



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