A Palmariggi, la tradizione della Tavola di San Giuseppe passa nelle mani dei bimbi

La tradizione delle Tavole di San Giuseppe si rinnova di anno in anno. Anche questa volta a Palmariggi è stata festa, soprattutto per i bambini della scuola d’infanzia che, insieme alle loro maestre, hanno dato alla luce le loro creazioni.

Un appuntamento della tradizione popolare, quello con le Tavole di San Giuseppe, sentito in molti Comuni del Salento ed in particolare a Giurdignano, Uggiano La Chiesa, Minervino di Lecce, Otranto, Giuggianello, Cocumola e Palmariggi. In questi paesi e in altri ancora, San Giuseppe viene onorato a tavola con i piatti della cucina contadina. In molte case, le famose ‘taule’ sono allestite in segno di venerazione del Santo, come ex-voto per grazia ricevuta o come supplica. La rarefatta atmosfera che si respira entrando in queste case  fa da sfondo alle Tavole, adornate da tovaglie di lino candido finemente ricamato mentre al centro delle Tavole troneggia  sempre un quadro  o una statua di San Giuseppe, impreziosita da delicati fiori e dalla luce di ceri.
 
Sicuramente le Tavole di San Giuseppe sono una tradizione da non perdere poiché, come tutte le tradizioni, ci tiene legati ad un passato che è lo scrigno della nostra cultura popolare. Da questo scrigno attinge il nostro patrimonio di conoscenza, che, legato dal filo della memoria, custodisce e trasmette la nostra Storia.
 
Importanti più che mai risultano, così, tutte quelle iniziative che coinvolgono soprattutto i bambini e che realizzano l’obiettivo di trasferire ai più piccoli, sapori, colori ed emozioni legate fortemente al territorio. Nasce, dunque, dall’intento di riscoprire e rivivere le antiche tradizioni popolari salentine la VI edizione della Tavola di San Giuseppe, organizzata dalla Scuola dell’Infanzia di Palmariggi. Un interessantissimo progetto incentrato sulla ricerca di usi e costumi della nostra tradizione popolare che punta a ricostruire un quadro di civiltà antica posto tra religiosità ed enogastronomia. Dall’impegno di bambini, genitori, nonne e, soprattutto, dalla dedizione delle insegnanti si è concretizzato, a Palmariggi, un momento di fascino e di incanto unico e irripetibile.
 
Una fase preparatoria ha visto i bambini impegnati nella memorizzazione di poesie, di ‘cunti’ salentini e di canti della tradizione. Attività queste, che si sono svolte in orario curricolare ed extracurricolare e si sono inserite nel percorso pedagogico-didattico annuale avente come tema le favole nel mondo infantile.
 
Alla “Tavola” di quest’anno, a Palmariggi, le bravissime insegnanti della Scuola dell’infanzia, hanno invitato a raffigurare i Santi, quanti operano a favore dei più piccoli sotto vari aspetti, nella consapevolezza che “il bambino non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere”. Presenti i rappresentanti di enti, istituzioni ed operatori che dedicano le loro energie e le loro attenzioni al mondo dell’infanzia. Ecco dunque il Sindaco Franco Zezza, a rappresentare San Giuseppe, e poi, Davide Bello, alunno della Scuola dell’Infanzia di Palmariggi, Gesù Bambino e  Antonella Corvaglia, Dirigente Scolastico I.C. Muro Leccese, ad impersonare la Madonna e poi Alberto Cucurachi, Clownterapeuta presso l’Ospedale di Scorrano; Giovanna Perrella, Presidente Unicef Comitato di Lecce; Nicola Toma, nonno scrittore di favole; Giuliana Coppola, nonna scrittrice di favole; Giovanni Podo, referente provinciale per progetti Consigli Comunali ragazzi; Paola Bisconti, scrittrice; Luca Lezzi, Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Palmariggi; Maria Tina Palma, responsabile parrocchiale dell’ Azione Cattolica Ragazzi; Martino Gennaccari  della fondazione Azzurro Park onlus e Giuliana Lemmo, pediatra a rappresentare i Santi seduti alla Tavola dei bimbi di Palmariggi.
 
Emozionante la bella serata dedicata alla Tavola di San Giuseppe, ha visto genitori e parenti commossi e maestre con gli occhi lucidi partecipare con gioia al rito della consumazione della ‘Tavolata’, iniziato con la benedizione. Sulla Tavola, realizzati dai bambini i grandi pani decorati, i generosi cibi cotti e crudi, le zeppole e i fritti di San Giuseppe.
 
A fine serata, la distribuzione della “Massa di San Giuseppe” a cura della Pro Loco “Montevergine” di Palmariggi.
 
A cura di Tiziana Protopapa



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