Ad Alessano si va a scuola di accoglienza. L’anno scolastico comincia così

Con la ripresa delle attività scolastiche ripartono i progetti di inserimento e accoglienza. Al Salvemini di Alessano i neo iscritti vengono accolti con un programma ad hoc.

A scuola di accoglienza, il primo passo da fare per sentirsi a proprio agio in un ambiente nel quale ciascuno riesca a crescere, esprimendo se stesso e relazionandosi con gli altri in modo corretto e costruttivo, il che significa “stare bene “.

L’inserimento degli studenti in un contesto scolastico sconosciuto, rappresenta sicuramente un momento di preoccupazione e l’intervento degli insegnanti è volto a limitare le incertezze e le preoccupazioni che gli alunni possono incontrare. Con questo spirito l’istituto di istruzione secondaria “Salvemini” di Alessano accoglie i neo iscritti con un progetto ad hoc. Curato dalle professoresse Valeria Bisanti, Loredana Caroppo e Maria Antonietta Di Paola, il progetto “accoglienza”  prevede lo svolgimento di varie attività con lo scopo di: favorire la conoscenza reciproca fra gli studenti e insegnanti; aiutare ad affrontare l’impatto con la scuola superiore, individuando le aspettative e le preoccupazioni degli allievi; agevolare un omogeneo inserimento di tutti gli allievi spesso provenienti da esperienze scolastiche diverse. In particolare un passaggio importante del progetto è la visita guidata del centro storico di Alessano a cura dell’associazione LiberAzione e di una guida turistica certificata. I principali contenuti della visita verteranno sulla storia del paese, i suoi personaggi illustri, le Chiese e le caratteristiche architettoniche, il quartiere ebraico, le corti del paese-

Soddisfatta la dirigente scolastica Chiara Vantaggiato che afferma: “Un’accoglienza che vuol dire che gli alunni non sono numeri ma persone. L’accoglienza- continua la Dirigente- è anche la conoscenza della città che li accoglie. Una Scuola – come dice la Legge – aperta e quindi consapevole della sua funzione, utile cioè non solo per chi la frequenta ma per formare quei cittadini che, con la professionalità acquisita, saranno poi protagonisti attivi del mondo. Protagonismo e partecipazione; ma tutto ciò è possibile accogliendo perché l’accoglienza è apertura ed è questo che il Salvemini vuole offrire ai suoi alunni e alle loro famiglie”. Buon inizio d’anno a tutti!



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