Non ci solo i casi che conquistano, per la gravità, le prime pagine dei giornali locali. Le aggressioni che si consumano all’interno degli ospedali salentini sono all’ordine del giorno. Una quotidianità che non sempre è facile gestire.
L’ultimo episodio si è verificato qualche giorno fa alla portineria dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove una guardia è stata aggredita fisicamente. Solo l’esperienza e la professionalità dell’uomo in divisa hanno fatto sì che la situazione non degenerasse in qualcosa di molto più grave.
«Sempre più spesso, considerata la massiccia affluenza di persone negli ospedali – ha dichiarato Donato Mazzeo dell’UGL di Lecce – le guardie sono sottoposte a continue minacce, ingiurie e, cosa ancora più grave, violenze. Non solo medici e infermieri, quindi. Anche i vigilantes devono fare i conti con la rabbia di certi parenti dei pazienti.
«Gli uomini che hanno il compito di garantire la sicurezza dei cittadini – continua – lasciati ad operare con una sola unità laddove le esigenze di servizio imporrebbero la presenza di almeno due operatori, in particolare alla portineria e nel Pronto Soccorso»
Spinte, botte, schiaffi, insulti rendono il clima ancora più “esasperato” e la misura sembra essere ormai colma.
Per questo motivo il sindacato ha provveduto ad inviate immediatamente una richiesta di incontro con il nuovo direttore generale della Asl di Lecce per cominciare a trovare una soluzione finalizzata a risolvere queste gravi situazioni