Al ‘Fazzi’ i tumori si curano con l’immunoterapia. Surico: ‘Il nostro è un Polo Oncologico d’eccellenza’

Uno dei centri all’avanguardia in Puglia nella cure a contrasto del tumore. Al Polo Oncologico ‘Giovanni Paolo II’ si applica l’immunoterapia, una potente arma contro il cancro che agisce sul sistema immunitario, attivandolo per aggredire e combattere le cellule tumorali.

Il Polo Oncologico di Lecce è uno dei centri all’avanguardia in Puglia e molto stimato in Italia. A parlare sono i dati sulla mobilità passiva: sempre meno i malati che prendono la strada delle cliniche del nord. All’Oncologico “Giovanni Paolo II” del “Vito Fazzi” , da quasi due anni l’affluenza  è enorme. La conferma arriva dalle circa 1.000 chemioterapie al mese; dalle 2.000  prestazioni ambulatoriali in day hospital al mese e dai quasi 1.000 ricoveri l’anno nel reparto di degenza al secondo piano. Oggi – spiega l’Associazione “Salute Salento” in una nota inviataci in redazione – la terapia che apre la strada al prolungamento della sopravvivenza e alla speranza di guarigione di molti malati oncologici in stato avanzato ha un solo nome: immunoterapia. Ovvero, una potente arma contro il cancro che non combatte direttamente le cellule tumorali ma agisce sul sistema immunitario: lo attiva per aggredire e combattere il tumore tramite gli anticorpi normalmente presenti nel nostro organismo.

Con i successi dell’immunoterapia – spiega il primario Gianmarco Suricosi va riducendo sempre di più il ricorso alla chemio e alla radioterapia. Il gruppo multidisciplinare valuta lo stato immunitario del paziente, le indicazioni di tipo genetico, i fattori diagnostici, le mutazioni molecolari, la valutazione clinica e dello stato di malattia e si passa alla scelta migliore”. I tumori che maggiormente si prestano alle cure dell’immunoterapia sono il polmone, il melanoma, i reni e i tessuti uroteliali. “Ma adesso l’Asco, la Società americana di oncologia clinica – fa sapere Surico – mette a disposizione i primi studi dell’impiego dell’immunoterapia anche per il colon e la sfera ginecologica”.
Ma chi sono i pazienti candidati all’immunoterapia, visto che si parla di una terapia molto costosa?In questo senso – spiega l’oncologo del “Fazzi” a 'Salute Salento' – c’è un po’ di confusione. Tutti i pazienti vorrebbero accedere all’immunoterapia. Ma devono ricorrere condizioni particolari. Il convegno che faremo al Tiziano il 6 e 7 luglio servirà a chiarire anche questi aspetti”.

E quali, invece, le ultime novità terapeutiche sull’immunoterapia?Il 1° giugno – anticipa il dottore Surico – sto partendo per gli Usa, a Chicago, al Congresso mondiale di Asco. Stanno cambiando molte cose che riguardano le nuove indicazioni e le linee guida sull’immunoterapia.

Una pratica che ormai si sta allargando con indicazioni in vari tipi di tumori. Al convegno verranno illustrati tutti gli studi nelle varie patologie. Prende sempre più piede la terapia personalizzata e di precisione. E i risultati sembrano promettenti”.



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