‘Alle eradicazioni non crede più nessuno. Finanziamo la ricerca’. Copagri in difesa degli ulivi del Salento

‘Che senso ha finanziare la ricerca, come si dice di voler fare, se poi si accetta l’idea di andare avanti con le eradicazioni?’. Forte presa di posizione del Presidente Copagri Fabio Ingrosso che chiede alla Regione di sospendere il Piano Silletti.

ulivi salentini xylella

Si era riunita giovedì scorso la Commissione Agricoltura della Regione Puglia presieduta da Donato Pentassuglia, dopo essere stata sollecitata a viva voce dal consigliere pentastellato Cristian Casili che sta portando avanti una battaglia agguerrita contro la linea dell’eradicazione degli ulivi infetti prevista e richiesta dall’Unione Europea ed applicata sul territorio attraverso il Piano Silletti.
 
E in quella occasione la diatriba non era mancata, il fronte si era chiaramente diviso: da un lato il Commissario anti-xylella che aveva ribadito la necessità dell’eradicazione degli ulivi infetti (posizione che la Regione Puglia deve supportare), dall’altro lato il mondo della ricerca – con il Prof. Xyloiannis in prima fila – sempre più convinto che gli alberi rispondo alle cure naturali e che con il batterio bisogna conviverci essendo irrazionale pensare di abbattere le piante.
 
Oggi a prendere la parola è Fabio Ingrosso, presidente di Copagri, associazione che ha investito nella ricerca sul campo e che in collaborazione con l’Università di Foggia e con i professori Carlucci e Lops in particolare, sta ottenendo grandi risultati sul campo in materia di risposta degli alberi ai trattamenti effettuati.
 
È apparso evidentescrive Ingrossoche all’eradicazione non crede più nessuno e non certo per una scelta di ‘cuore’, passionale, identitaria, bensì per la rilevanza di partiture scientifiche che stanno ormai sempre più dimostrando che con il Codiro si può convivere e che l’ulivo nella sua storia millenaria ha superato prove ben più difficili della xylella. I governi, nazionale e regionale, devono intervenire in misure di sostegno al recupero del patrimonio e paesaggio olivicolo pugliese, e non possono farsi complice della sua distruzione; occorre un piano strategico incentrato sull’agricoltura e sul territorio se vogliamo provare a vincere questa battaglia’.
 
La Copagri non ha paura nello sventagliare i risultati della ricerca presentati qualche settimana fa alla Camera di Commercio di Lecce ma porta a sostegno anche le dichiarazioni di un luminare americano che con la xylella ha combattuto parecchi anni negli States fino ad arrivare a conoscerla da vicino molto bene.
 
 
“Il 12 novembre scorso, all’interno del seminario scientifico dell EFSA ( l’Autorita Europea per la Sicurezza Alimentare), Alexander Purcell, uno dei massimi ricercatori mondiali, ha lanciato un appello all’Unione Europea sul quale occorre fermarsi e riflettere: ‘Non fate il nostro stesso errore contro la xylella; gli abbattimenti non servono a nulla. Occorre contenere il batterio e lavorare sul rafforzamento delle piante”.

Insomma, si chiede il presidente di Copagri, se un’autorità scientifica, quale  il prof. Purcell ha dichiarato queste cose che ormai sono patrimonio comune di tanti, perchè allora la Regione Puglia non si dà da fare intervenendo su Bruxelles e sul Ministero affinchè si blocchi il Piano Silletti in attesa delle evidenze scientifiche, così da riuscire a dare alla ricerca i tempi necessari per le conferme e le validazioni scientifiche?
 
“È su questa strada – conclude Fabio Ingrosso – che bisogna investire! È sulle risorse verso la ricerca che bisogna puntare, proprio come si sta facendo con i bandi emanati dalla Regione Puglia, in risposta ai quali sono stati presentati progetti che potrebbero fornirci delle risposte e aiutarci a comprendere meglio il nostro nemico, il nemico degli ulivi e di un intero territorio”.



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