La Asl di Lecce rifinanzia il progetto “Io Posso”, anche quest’anno a San Foca un lido per persone affette da Sla

Inoltre con una lettera ai presidenti degli ambiti territoriali l’Azienda Sanitaria Locale chiede  la disponibilità ad avviare collaborazioni in questo settore anche nella programmazione dei Piani di Zona.

Spiagge senza barriere e accessibili a tutti. Un impegno che la ASL di Lecce sta portando avanti dal 2015 e che comincia ad attirare l’interesse dei Comuni e degli Ambiti di Zona, sempre più sensibili ai temi dell’integrazione dei disabili e alla libera fruizione del mare.

Una buona notizia giunge dall’Azienda Sanitaria Locale di Lecce che, per il quarto anno consecutivo ha concesso un contributo economico di 20mila euro al progetto “Io Posso”, che prevede anche per la stagione estiva 2018 la realizzazione, nella Marina di San Foca, di un’area balneare libera, attrezzata, accessibile alle persone affette da SLA e fornita di adeguata assistenza infermieristica e di operatori socio sanitari.

La delibera appena approvata conferma il cammino comune con l’Associazione 2HE e l’Amministrazione comunale di Melendugno e, soprattutto, ribadisce l’importanza delle finalità socio-sanitarie del progetto. Che per l’ASL ha un valore aggiunto, non solo perché ha come obiettivo l’eliminazione degli ostacoli che impediscono ai pazienti Sla di accedere alla spiaggia e al mare, ma perché rappresenta un seme capace di far germogliare nuove idee e progetti, oltre che una particolare sensibilità rispetto alle persone con disabilità neuromotorie.

È questo, del resto, il senso della sollecitazione lanciata già un anno fa dalla Direzione Strategica aziendale e ribadita con determinazione nel maggio scorso in una lettera inviata ai sindaci presidenti degli Ambiti Sociali Territoriali. Nella missiva – firmata da Ottavio Narracci, Antonio Sanguedolce e Antonio Pastore – l’ASL Lecce rimarca di ritenere “l’accesso alle spiagge e la fruizione del mare alle persone con diversa abilità motoria, un obiettivo socio sanitario rilevante” e perciò chiede ai presidenti degli Ambiti “la disponibilità ad avviare collaborazioni in tale importante settore anche nella programmazione dei Piani di Zona”.

Una considerazione, sulla scorta del risultato positivo raggiunto a San Foca, che per l’ASL dovrebbe rappresentare la ricaduta naturale a fronte degli “oltre 250 km di fascia costiera che il Salento offre”. E lungo i quali un’adeguata progettualità “garantirebbe i diritti di inclusione mediante l’organizzazione di spiagge, attrezzature e operatori specializzati dedicati all’assistenza potenziando, al contempo, l’integrazione e la messa a sistema delle collaborazioni tra istituzioni, associazionismo e impresa turistica in un settore così importante”.

Il Comune di Lecce ha già fatto pervenire la sua formale adesione e, in forma ufficiosa, anche l’Ambito di Campi Salentina è pronto a farlo.

Il progetto “Io Posso” realizzato a Melendugno può quindi essere un modello virtuoso anche per tante altre realtà. C’è bisogno, infatti, di rendere perfettamente fruibili ai diversamente abili gli accessi pubblici al mare esistenti, di predisporre percorsi idonei per raggiungere la battigia, realizzare pedane mobili, installare servizi igienici dedicati e postazioni di salvataggio a mare.

Tutto ciò va fatto per migliorare la qualità dei processi di erogazione dei servizi socio-sanitari in favore dei soggetti con disabilità, su cui l’ASL è molto impegnata, ma anche per costruire un welfare locale inclusivo che coinvolga l’azienda sanitaria e i comuni attraverso i Piani di Zona. La riflessione è aperta e le prime risposte sono già incoraggianti.



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