“Non bisogna andare a messa perché è Natale, riconciliatevi con Dio”. Gli auguri di Mons. Michele Seccia

“Non sia il Natale dei regali, ma il Natale dell’incontro con Gesù”. Gli auguri di monsignor Michele Seccia, arcivescovo di Lecce.

L’imponente statua di Sant’Oronzo che sorveglia la piazza, la pietra leccese, i campanili e le porte, la maestosità del Duomo. Inizia con gli angoli più belli del capoluogo barocco il video con cui monsignor Michele Seccia, vescovo di Lecce ha voluto augurare buon Natale.

«Non lasciamoci solo illuminare dal clima del Natale, dalle luci, dai suoni e dai rumori. Che il Natale sia vissuto nel nostro cuore, in famiglia e nell’Eucarestia. Sia vissuto nella contemplazione del bambino che viene con tutta la sua fragilità e povertà, nell’isolamento. È lì che risplende la gloria di Dio» ha dichiarato il nuovo arcivescovo metropolita che ha preso il posto di Domenico D’Ambrosio, a fine incarico per raggiunti limiti di età.

Negli ultimi anni, la ricorrenza religiosa della nascita di Gesù sembra essere passata un po’ in secondo piano: inghiottita dalla corsa ai regali, dall’ansia per i preparativi di pranzi e cene luculliane, dalle luci degli alberi, dai messaggi-fotocopia inviati su WhatsApp, magari accompagnati da immagini e video scintillanti. La notte della vigilia le chiese spalancano le porte per accogliere un numero di fedeli superiore a quelli che si presentano la domenica, ma come a sottolineato mons. Seccia non bisogna andare a Messa perché è Natale. Il segreto per vivere appieno questa festa è riconciliarsi con Dio e con gli uomini.

«Accogliamo Cristo, ravviviamo la nostra Fede, condividiamo la Parola e la carità» solo in questo modo sarà possibile ‘rinascere’. Insomma, non deve essere il Natale dei regali, ma il Natale dell’incontro con Gesù. In fondo, anche Papa Francesco lo ha detto affacciato dalla finestra dello studio del palazzo apostolico durante l’Angelus domenicale: «Se togliamo Gesù cosa resta del Natale? Una festa vuota».

Proprio affinché la nascita di Cristo sia percepita nel cuore di tutti, il neo-arcivescovo ha lanciato una proposta, una idea nata mentre ammirava i viali del centro storico tutti illuminati a festa: “Ci sono tanti musicisti qui a Lecce – ha dichiarato – C’è qualche gruppo che prenderebbe l’iniziativa di andare in questi giorni, entro Capodanno o l’Epifania, per una mezz’oretta in periferia per suonare canti natalizi?”



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