Batterio killer colpisce un arbusto in Francia. Si tratterà di Xylella?

L’emergenza Xylella continua a colpire ancora. In Francia in una regione della Provenza è stato confermato un focolaio, per cui un arbusto sarebbe stato colpito da un’ infezione mettendo in pericolo la sopravvivenza di centinaia di alberi. La prefettura prende provvedimenti seri.

Continua l’emergenza Xylella. Nonostante le notizie ottime provenienti dall’ultimo servizio delle Iene di Nadia Toffa, in cui la giornalista si era recata nel Salento, incontrando una ricercatrice dell’Università di Foggia e il presidente di Copagri Lecce Fabio Ingrosso, dove si evidenziava la presenza di una cura antixylella, la questione continua ad “intaccare” anche altri Paesi dell’Unione Europea.

In particolare il batterio killer, sembrerebbe aver colpito una zona della Francia, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, dove sarebbe stato accertato un focolaio. Un arbusto in una macchia della città di La Seyne-sur-Mer, del genere polygala a foglie di Mirto (Polygala myrtifolia), di un ceppo diverso da quello rilevato nel Salento, sta mettendo in serio pericolo la vita di centinaia di ulivi secolari.

La prefettura regionale ha, quindi, circoscritto l’area di 100 metri intorno alla pianta, in modo da salvaguardare il resto degli alberi e sradicare le piante circostanti l’arbusto, vietando perfino la vendita e la circolazione di 200 piante.

L’infezione delle piante è stata accertata dalla prefettura, ma ancora si deve constatare se gli alberi siano davvero infetti dalla “xylella fastidiosa” o meno. Nel frattempo, sono stati scoperti cinque focolai nelle Alpes-Maritimes (Nizza, Mandelieu La Napoule, Biot, Saint-Laurent-du-Var e Mentone), nelle cui zone sono state adottate misure analoghe di abbattimento e non vendita.

Il problema però non riguarda solo l’abbattimento degli alberi nelle zone europee ma, come afferma Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei diritti”, i Paesi Europei continuano ad influenzarsi in maniera negativa, ancorati all’idea che il batterio possa danneggiare l’olio prodotto dagli alberi.

La questione rimane aperta, ma si spera possa essere risolta nel minor tempo possibile, al fine di non danneggiare ulteriormente la nostra economia, i cui maggiori proventi derivano proprio dall’olio extra vergine d’oliva. La xylella non intacca la qualità dell'olio, che anzi rimane pregiato, come vi avevamo già ripetuto. Per scoprirlo l'unico modo è assaggiarlo. Lo garantiscono gli esperti.



In questo articolo: