Cadde sullo scivolo dell’ufficio anagrafe: il Comune le risarcirà i danni

La parte lesa di questa vicenda cadde sullo scivolo situato all’ingresso dell’Ufficio Anagrafe riportando danni fisici. Il Giudice di Pace condanna il Comune di Lecce al pagamento di oltre mille euro a titolo di risarcimento.

Cadde all’ingresso dell’ufficio anagrafe del Comune di Lecce. L’ente di Palazzo Carafa dovrà rispondere, adesso, del pagamento dei danni subiti da questa persona. Questo ha stabilito il Giudice di Pace di Lecce, Avv. Anna Maria Cosi, con una recente sentenza, la n. 6040, depositata lo scorso 19 dicembre, con cui è stata accolta la domanda di risarcimento dei danni patiti da un pedone. In particolare, la persona lesa, assistita in giudizio dall’Avv. Alfredo Matranga, aveva subito danni fisici a causa di una caduta provocata dalla presenza di liquidi sullo scivolo in cemento situato all’ingresso degli uffici di via Lombardia. Con la sentenza il Giudice di Pace di Lecce, dopo aver richiamato l’art. 2051 c.c. secondo il quale  “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”, ha così condannato il Comune di Lecce, proprietario del tratto di strada, al pagamento in favore dell’attrice dell’importo di 1.337 euro a titolo di risarcimento danni fisici, determinati in sede di CTU medico – legale.

Nella sentenza di legge che "Nel caso di specie l’incidente si è verificato lungo una strada del centro urbano e all’ingresso di un Ufficio comunale tra i più frequentati dai cittadini. Il Comune, quindi, facilmente, esercitando il dovere di controllo avrebbe potuto intervenire segnalando la presenza del pericolo. L’attrice, infatti, proprio perché si trovava in quella strada e all’ingresso dell’Ufficio comunale, ha fatto affidamento sulla percorribilità e sull’assenza di pericoli. Ha trovato, invece, una situazione insidiosa che non poteva prevedere né evitare’.

Ha concluso, quindi, il Giudice di Pace osservando che ‘Il Comune di Lecce è pertanto tenuto a risarcire i danni patiti dall’attrice posto che è suo preciso obbligo mantenere la strada in perfetta efficienza garantendone la sua funzione senza insidie ed ostacoli per la sicurezza pubblica e la privata incolumità dei pedoni, provvedendo alla rimozione degli ostacoli o alla segnalazione dei pericoli’. Il Giudice ha condannato peraltro il Comune di Lecce al pagamento, in favore dell'attrice, delle spese del giudizio, liquidate in complessivi 800 euro per diritti e onorari, più IVA e CAP come per legge.