Il corteo No Tap sfila per Lecce: città presidiata e controllata anche da elicotteri

Migliaia di salentini hanno affollato le vie di Lecce al grido “No Tap”. Capoluogo presidiato in ogni angolo: nel cielo anche un elicottero della Polizia.

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Il corteo No Tap torna a Lecce. Alle ore 15 in punto è scattato ufficialmente il ritrovo da parte degli attivisti del comitato contrari alla realizzazione del gasdotto in Salento, decisi a far sentire ancora la loro voce di dissenso. La sfilata invece ha iniziato a muoversi intorno alle 16.30. Così, dopo la proteste, le ultime, andate in scena lo scorso mercoledì 6 dicembre a Melendugno, i manifestanti – oltre mille – si sono dati appuntamento nel giorno di festa dell’Immacolata direttamente nel capoluogo.

Città blindata

Imponente, come prevedibile, il piano di sicurezza messo in atto dalla Prefettura e dalle forze di polizia. Ed era inevitabile dopo la crescente tensione degli ultimi mesi creatasi attorno alla multinazionale del gas, decisa a portare avanti la sua imponente infrastruttura: un tubo che dall’Azerbaijan, passando per la Grecia, porterà gas a tutta Europa con il suo approdo in Salento. Per un giorno, dunque, è stata la città capoluogo a essere blindata e presidiata in ogni angolo.

Qualcuno è stato fermato e trattenuto per qualche minuto in Questura: si è trattato di alcuni nomini provenienti da fuori regione.

Mezzi di soccorso, furgoni blindati, persino un elicottero che ha seguito il tragitto dei No Tap, metro per metro, volando anche a bassa quota. Il ritrovo, come detto, a Porta Napoli. Migliaia i presenti che hanno sfilato lungo viale Michele De Pietro, Via Garibaldi, Via San Francesco D’Assisi e Via Cavallotti, fino a raggiungere piazza Libertini, luogo dell’assemblea pubblica.

Tante le personalità presenti, tanti gli striscioni. Da “No Tap”, a “Liberi dal Carbone”. Giovani e meno giovani, esponenti della politica, delle associazioni ambientaliste, semplici cittadini e persino animali, con una capra al seguito: insomma, non mancava nessuno. Musica a palla nei pressi delle Mura Urbiche e dei complesso degli Agostiniani. Il coro più gettonato: “Contro la TAP e la sua violenza, ora e sempre resistenza“.

Giunti davanti alla Prefettura, i manifestanti hanno deciso di sedersi e sostare per alcuni minuti, il tutto pacificamente. Tra la gente anche molti bambini, allontanatisi soltanto dopo lo scoppio di alcuni petardi.

Non sono mancate le stoccate alle associazioni salentine che nelle ultime ore si sono viste assegnate fondi per 400mila da TAP perché vincitrici della seconda edizione di ‘TAPStart’: “boicotteremo chiunque prenderà anche un solo centesimo dalla multinazionale”.

Come da previsione comunale, le strade interessate sono rimaste chiuse al traffico già poco dopo le ore 14.  Non tutti hanno rispettato i divieti di sosta e di fermata imposti, tanto che più di un carro attrezzi ha dovuto raggiungere i viali per rimuovere forzatamente i veicoli parcheggiati.

Nel tardo pomeriggio, poi, i disagi alla circolazione hanno iniziato a registrarsi con l’arrivo del primo traffico serale della festa: la città però è bloccata, e per chi arriva dalla provincia è dura trovare sbocchi.

Al termine alcuni disordini

Nonostante la manifestazione si sia svolta senza problemi per l’ordine e la sicurezza, al termine del corteo, un centinaio di persone, già note alle Forze dell’Ordine,  si sono staccate dal resto dei manifestanti e con un codazzo non preavvisato hanno dapprima raggiunto Piazza Sant’Oronzo e poi hanno cercato di raggiungere la sede TAP di Via Templari, forzando violentemente il cordone di Polizia: contro le Forze dell’Ordine sono stati lanciati petardi, pietre, bottiglie di vetro, cocci di vaso e bastoni.

Un Funzionario di Polizia è stato colpito sul volto, riportando un ferita lacero contusa.

Le Forze di polizia schierate sono state costrette ad effettuare una carica di alleggerimento per impedire loro di riuscire nell’intento di devastare con lanci di uova e bottiglie Via Templari.

Le varie fasi sono state integralmente riprese da personale della polizia scientifica e pertanto i responsabili di tali azioni, una volta identificati, verranno deferiti all’Autorità Giudiziaria competente.



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