Da oggi risuona la campanella: anno nuovo, scuole vecchie (per ora?)

I titolari dei dicasteri hanno risposto all’appello del premier, andranno ciascuno in un istituto. Renzi atteso a Palermo, nell’istituto scolastico intitolato a don Peppino Puglisi. Parte la consultazione online delle linee

Per chi la sentirà per la prima volta, per chi torna a sentirla dopo oltre tre mesi, per chi si appresta a sentirla per l’ultimo anno, ma per  quasi tutti oggi è un giorno particolare, tanto atteso, ma ai più tanto temuto: ricomincia la scuola e torna a suonare la campanella nella maggior parte degli gli edifici scolastici d’Italia. L'anno 2014/2015 inizia oggi in una quindicina di regioni (nelle province di Trento e Bolzano, in Abruzzo, Molise e Valle d’Aosta gli studenti sono tornati in classe già da qualche giorno).  Come per esempio, nel Salento, ovviamente, migliaia di studenti dai 5 ai 18 anni saranno chiamati a mettersi lo zaino sulle spalle e a tornare tra i banchi.

Tra i banchi quest’anno ci saranno anche i ministri, aderendo così all’invito del premier Matteo Renzi a essere presenti per sottolineare l'importanza che la scuola e in generale l'educazione hanno per l'esecutivo. Un segnale forte che apre a quella che dovrebbe essere una nuova era per l’insegnamento italiano che punta forte sul rinnovamento e sulla specializzazione di studenti e professori, così come ordina il diktat della nuova riforma varata dal governo Renzi. Da oggi, inoltre, parte anche la consultazione online sulla riforma, al quale saranno chiamati ad esprimersi studenti ed insegnanti sul sito www.labuonascuola.gov.it riguardo alle Linee guida per la scuola, che il governo ha varato la scorsa settimana.

I ministri del governo Renzi andranno in visita ognuno nella scuola dove hanno studiato da ragazzi, accogliendo l’invito del Presidente del Consiglio per far testimoniare la vicinanza del governo, per il quale, nell’intenzione del premier, la scuola è una priorità. Matteo Renzi sarà a Palermo, in visita alla scuola intitolata a don Peppino Puglisi. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini visiterà invece un istituto tecnico agrario della periferia romana.

Segnali importanti, segnali di voglia di cambiamento e di svolta a cui, si spera, seguiranno fatti concreti e benefici per strutture e professionisti che lavorano, o vorranno immettersi in un futuro più o meno lontano, nel mondo della scuola. I problemi da superare sono molteplici. Gli edifici fatiscenti, la mancanza di sicurezza per bambini e ragazzi, materie prime che mancano. Ma ancora, contratti, posti vacanti, supplenze e graduatorie che non partono. Non sarà facile cercare di riportare la nostra scuola al livello che merita, ma siamo appena all’inizio.



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