Dalle foglie di ulivo una speranza per l’agricoltura del Salento

L’estratto di foglie di ulivo desta particolare interesse tra i ricercatori, convinti delle proprietà benefiche dell’oleuropeina, un polifenolo presente solo in minima percentuale nell’olio.

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Tutti conoscono i benefici dell’olio d’oliva, immancabile in cucina e ricercatissimo in tutto il mondo per le sue proprietà curative e nutrizionali, ma pochi sanno che anche le foglie di ulivo – un albero “sacro” legato all’uomo da millenni – sono preziose tanto quanto il frutto da cui si estrae il pregiato oro verde del Mediterraneo.

Si tratta, semplicemente, di riscoprire il passato. Di restituire agli antichi la reputazione che meritano.

L’estratto di foglie, infatti, è stato utilizzato da alcune culture ancestrali come uno dei principali rimedi della medicina popolare e anche oggi, a distanza di secoli, desta ancora grande interesse tra i ricercatori.

Il merito è di un polifenolo, denominato “oleuropeina”, presente nell’olio anche se solo in minima percentuale, ma soprattutto nelle foglie considerate un “rifiuto” della spremitura, un materiale comune di scarto.

Questa molecola potrebbe rappresentare una speranza per i secolari ulivi del Salento, che nell’ultimo periodo ha dovuto fare i conti con la Xylella fastidiosa. Ne è convinto un ricercatore di una delle facoltà più famose e antiche d’Italia che, accompagnato da un variegato team di professionisti e contadini che conoscono alla perfezione il territorio, ha ispezionato gli ulivi di questa terra baciata dal sole e accarezzata dal mare.

Il professore ha effettuato un sopralluogo nella terra dei megaliti, alcune campagne tra Minervino, Giuggianello, Palmariggi e Giurdignano mosso dalla convinzione che se l’olio, nonostante le sue umili origini, è riuscito ad diventare un ‘prodotto’ di importanza mondiale, lo stesso vale per le sue foglie.

Qualcuno lo ha condannato a morte, qualcun altro si è arreso, ma per fortuna l’ulivo che è riuscito a resistere a millenni di storia, al trascorrere del tempo con il suo tronco contorto, non ha ancora smesso di sorprendere. I suoi benefici non sono ancora finiti.



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