Don Tonino Bello, prosegue il processo di canonizzazione. Le carte a Roma

Continua la causa di canonizzazione del Vescovo di Molfetta, Don Tonino Bello. ieri si è¨ conclusa la fase diocesana del processo di canonizzazione.

Si è conclusa ieri sera la fase diocesana del processo di canonizzazione del Vescovo di Molfetta, originario di Alessano. Ora la Congregazione romana valuterà il profilo e le virtù di Don Tonino.

L’Arcivescovo di Lecce, Mons. Domenico D’Ambrosio, lo ha definito “autentico operatore di pace”, in occasione della marcia della pace nel corso delle festività natalizie dello scorso anno, e sempre lo ha citato nelle sue parole rivolte ai fedeli leccesi.
Ieri sera, nella cattedrale di Molfetta, nel corso di una concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, si è conclusa la fase diocesana del processo di canonizzazione di don Tonino Bello, scomparso 20 anni fa.

Don Tonino, figlio di un carabiniere e di una casalinga di una famiglia del basso Salento, trascorse l'infanzia ad Alessano e rappresenta un simbolo di virtù e di riferimento per l’intera comunità salentina, anche grazie alle sue riflessioni acute e misericordiose rivolte alla società civile.
Alla celebrazione di ieri sera hanno partecipato centinaia di fedeli provenienti anche dalla diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, a testimonianza dell’affetto verso don Tonino.

Le casse con la documentazione e le testimonianze, circa 60, sulle virtù di don Tonino Bello saranno consegnate a Roma alla Congregazione per le Cause dei Santi che ne ha avviato il processo di beatificazione.



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