E’ la Giornata Mondiale di Lotta all’Aids. Flash Mob in piazza S. Oronzo

Si chiama WORLD AIDS DAY 2013, ‘GETTING TO ZERO’, per dire no all?Aids e manifestare la lotta a una delle malattie del secolo.

E’ 1° dicembre e si celebra la Giornata Mondiale di Lotta contro l'Aids, un giorno nato per esprimere solidarietà e vicinanza alle persone sieropositive, spesso oggetto di pregiudizi e discriminazioni, e veicolare messaggi di prevenzione.

La Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS sarà in prima fila in molte piazze italiane a testimoniare l’impegno e l'urgenza per continuare a lottare contro l’AIDS e “Arrivare a Zero” (Obiettivo posto da UNAIDS -l'agenzia ONU che si occupa di Aids- per il 2015): zero nuove infezioni, zero discriminazioni, zero morti Aids correlate.

In base ai dati ISS, in Italia ci sono oltre 94mila di persone che vivono con l'Hiv e ne hanno ricevuto diagnosi. “A queste -sottolinea Viviana Bello, presidente della LILA di LECCE- vanno aggiunte quelle che hanno il virus ma non lo sanno, per un totale stimato di 100/150mila persone sieropositive. La stima delle persone inconsapevoli in Italia va dal 13 al 40%. Un dato in linea con altri paesi, anche se in Italia la percentuale è tra le più alte in Europa occidentale. Da qui il continuo impegno dei volontari di LILA LECCE per riportare l'attenzione verso un tema che sembra essere dimenticato e ricordare di non abbassare la guardia. Anche da qui l'idea di scendere in piazza e prendere una posizione proprio nel giorno della Giornata Mondiale di Lotta contro l'Aids.”

Anche a Lecce la LILA sarà in prima fila per  testimoniare l’impegno e l'urgenza di continuare a lottare contro l’AIDS per “Arrivare a Zero”. L'appuntamento è alle ore 16.00 in p.zza S. Oronzo vestiti di nero per dare vita a un mega Flash Mob “Fiocco Umano”. Un'installazione che prevede la partecipazione di studenti, volontari del terzo settore e passanti che insieme si uniranno simbolicamente per disegnare e sostenere un drappo lungo 30 metri che formerà il “Fiocco Rosso”, simbolo della solidarietà alle persone sieropositive e ai malati di Aids.

Rosso, come l'amore, per essere simbolo di passione e tolleranza verso chi è colpito. Rosso, come il sangue, per rappresentare il dolore causato dalla morte di tante persone per l'Aids. Rosso, come la rabbia, per il come siamo indifesi nell'affrontare una malattia per la quale non c'è ancora possibilità di cura. Rosso, come segno d'avvertimento da non ignorare per essere uno dei più grandi problemi del nostro tempo”.

L'installazione prevede anche incursioni teatrali degli attori della Compagnia Ammirata, diretta da Ippolito Chiarello.



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