Emergenza estate, caldo e malori: richiesti anche alle Poste i defibrillatori

Il Comitato Popolare Leccese, con l’arrivo dell’estate e l’innalzamento della temperatura, richiede la dotazione di defibrillatori anche alle Poste, ribadendo l’importanza della tempestività di un intervento che puo’ salvare la vita.

L’arrivo dell’estate, con l’innalzamento repentino delle temperature è causa di grandi disagi soprattutto dal punto di vista salutare. Principali vittime del caldo asfissiante, sono gli anziani e i soggetti che versano già in condizioni di debolezza fisica.

Dopo le prime misure disposte dalla Regione Puglia con la consegna di alcuni defibrillatori a determinati comuni Pugliesi, nell’ambito della realizzazione del progetto Deep Impact, l’ultima proposta diretta ad attutire il più possibile il rischio di malori irreversibili, proviene dal presidentedel Comitato Popolare Leccese, Emanuele Vilei.

L’idea è consentire la dotazione di defibrillatori presso gli Uffici Postali, luoghi in cui c’è un’altissima affluenza di pubblico e un’alta frequentazione spesso proprio da parte degli anziani.
Con una lettera inviata a Salute Salento, il presidente del Comitato Popolare Leccese, invita così l’amministrazione postale a dotarsi del prezioso strumento salvavita, cosa che, stando a un decreto del 2011 regolante le linee guida per l’utilizzo di defibrillatori e altri strumenti salvavita, dovrebbe già essere avvenuta da tempo.

Nonostante ormai da anni si discuta e si sia stabilita la messa a disposizione di tali indispensabili strumenti almeno presso uffici pubblici e grandi magazzini, ne sono tuttora sprovvisti molti esercizi commerciali e peggio ancora, le Poste, spesso affollate da persone in attesa.

Questa volta però, sembra che il problema in questione sia affrontato in maniera più decisa, dopo l’intervento del Presidente uscente, Vendola e del neo-eletto Emiliano, che hanno provveduto alla distribuzione delle apparecchiature presso i comuni, auspicando la diffusione in maniera logica e intelligente degli unici mezzi che possono consentire di evitare il peggio in determinate circostanze.

Siamo dunque ottimisti anche rispetto alla condivisibilissima proposta di Vilei, che a sostegno dell’insufficienza funzionale di tali apparecchi ove nella disponibilità dei soli mezzi mobili, ricorda che “l’intervento con il defibrillatore è efficace se viene erogato entro i primi 5 minuti da personale non sanitario opportunamente addestrato,  presente sul posto prima dell’arrivo dei soccorritori del 118”.



In questo articolo: