Pronti a scattare! L’Acr di Lecce “mette a fuoco” l’allegria nella tradizionale Festa del Ciao

A San Pietro Vernotico, presso il piazzale Domenico Modugno, la Festa del Ciao dell’Acr di Lecce. Ragazzi ed educatori “Pronti a Scattare”.

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Circa mille persone, tra bambini ed educatori, tutti “pronti a scattare”. Si badi bene, però. Non s’è trattato d’uno scatto atletico, tipico dei centometristi o di qualsiasi altro sportivo intento a migliorare le sue prestazioni. L’immagine era quella del flash fotografico e, più precisamente, inerente all’attimo propedeutico allo scatto. Il momento, insomma, nel quale in primis va osservato bene chi poi sarà immortalato nell’immagine. Il senso dello slogan “Pronti a Scattare” – tema annuale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi – ha preso forma ieri a San Pietro Vernotico (BR), presso Piazzale Domenico Modugno, durante l’ormai tradizionale (e irrinunciabile) “Festa del Ciao” organizzata dall’Azione Cattolica di Lecce, presieduta da Mauro Spedicati.

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L’equipe diocesana Acr di Lecce assieme agli educatori di San Pietro Vernotico.

La Festa del Ciao

L’equipe diocesana Acr, unitamente alle tre parrocchie di San Pietro Vernotico (facenti parte della diocesi leccese), ha dato vita ad una giornata allegra e spensierata, senza però tralasciare il lato formativo, da sempre caposaldo dell’associazione laica. Ogni gioco aveva un particolare significato, a cominciare dalla specifica tipologia. Al centro, la fotografia e i suoi aspetti, come anche le modalità di scatto (notturno, multiplo e via dicendo). Una ricorrenza che, ogni anno, si tiene nel cosiddetto “mese del Ciao”, quello in cui educatori e giovanissimi incentrano i loro incontri settimanali sulla riflessione, volgendo uno sguardo attento alle esigenze della rispettiva comunità.

Il programma

Gli “acierrini”, – ovvero i ragazzi compresi nelle tre fasce d’età 6/8, 9/11 e 12/14 impegnati nel cammino proposto dall’AC – provenienti da diverse parrocchie, sono stati coinvolti in varie attività. A cominciare dall’accoglienza iniziale, attraverso il ballo dei classici “inni Acr”. Nel frattempo, una mini-equipe composta dai giovani dell’Edr (Equipe Diocesana dei Ragazzi), girava tra i presenti nelle vesti di foto-reporter, “intervistandoli” in base alla loro esperienza associativa. Dopodiché, spazio ai giochi in piazza, dove un team di educatori è stato selezionato per spiegare ai più piccoli da un lato lo sviluppo del gioco, ma soprattutto il senso intrinseco. Tramite l’esperienza ludica, infatti, ognuno ha potuto apprendere e sperimentare la testimonianza dell’evangelista Marco nel brano “Tutto quanto aveva per vivere”.

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Festa del Ciao a San Pietro Vernotico (BR)

“Tutto quanto aveva per vivere”

La storia, conosciuta anche come “l’obolo della vedova”, racconta di quanto avvenne nel tempio di Gerusalemme. Gesù Cristo vide una vedova donare due monete. Lei stessa, già in condizioni di povertà aggravate, si privò di “tutto quanto aveva per vivere”, dandolo a chiunque ne avesse bisogno. Proprio lì, Gesù concentra il suo sguardo sulla donna. “Zooma” su di essa, osservandola con attenzione. Un po’ come quando, prima di uno scatto fotografico, serve inquadrare bene il soggetto. Se tutti riuscissimo ad adottare lo stesso sguardo, attento e benevolo, probabilmente molte situazioni marginali potrebbero essere lenite, se non addirittura risparmiate.

Il concorso

Ad aggiudicarsi, inoltre, un mini-concorso fotografico è stata la parrocchia Maria SS. Assunta di Torchiarolo. Attraverso una foto, ogni comunità era stata chiamata a presentare un aspetto caratteristico, allegandoci la spiegazione. I vincitori, adesso, potranno spendere un “buono-lezione” da un fotografo professionista. Quest’ultimo, terrà un corso fotografico destinato a ragazzi ed educatori.

Messa con mons. D’Ambrosio

Infine, alle ore 15.30, la messa conclusiva presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Lecce, Mons. Domenico Umberto D’Ambosio. “Ricordo quanto l’Azione Cattolica è stata importante nella mia vita – ricorda dal palco, durante un momento della celebrazione -, quando ero ‘ragazzetto’ di terza media ed entrai in seminario, avevo fatto mie già diverse esperienze, dalla riflessione ad alcune tecniche di laboratorio. Questa associazione resterà nel mio cuore”.

Significativo anche il discorso conclusivo di ringraziamento letto al Pastore della Chiesa di Lecce da Giuliana Fiume e Paolo Panico – rispettivamente responsabile e vice-responsabile diocesani Acr -, la cui parte finale recita così:

“Oggi, padre, le comunichiamo di un’altra cittadinanza onoraria: il cuore dell’Azione Cattolica”.



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