Foresio attacca Perrone: ‘Il Sindaco se ne frega delle marine’

Dopo la visita della Commissione di controllo nella marina di San Cataldo, arriva il duro attacco del Partito Democratico nei confronti della Giunta Perrone. Per l’opposizione a Palazzo Carafa sembra quasi che ci sia un progetto per depotenziare il litorale leccese.

Sembrano davvero essere passati gli anni in cui si parlava delle marine leccesi come nuova frontiera dello sviluppo della città. Con i nomi altisonanti di ‘Lecce Lido’ o ‘Riviera di Lecce’, un tempo, non tanto lontano a dire il vero, si faceva riferimento alla voglia della città capoluogo di andare a potenziare le sue comunità posizionate sulla costa, comunità che con il caro-casa nella capitale del barocco hanno visto aumentare i loro effettivi anche nel periodo invernale.
 
Persa Casalabate, che con un referendum cittadino è passata sotto la giurisdizione di Trepuzzi e Squinzano, sono rimaste Torra Rinalda, Spiaggiabella, TorreChianca, Frigole e San Cataldo a far sventolare a tramontana la bandiera con la Lupa.
 
In realtà, poi, alle parole non sempre sono seguiti i fatti. Ovviamente non per cattiveria o per premeditazione, quanto piuttosto per mancanza di denari nelle asfittiche casse comunali e talvolta anche per carenza organizzativa.
 
Sta di fatto che mentre il centro della città diventa sempre più bello e sempre più a misura di capitale europea e le periferie, a macchia di leopardo, trovano ristoro in progetti a volte interessanti di rigenerazione e riqualificazione urbana, le marine arrancano e peggiorano di anno in anno.
 
Non possono essere certo una sventagliata di concerti a cavallo tra luglio e agosto a far modificare il parere dei residenti che da un lato si sentono abbandonati e dall’altro presi in giro. Le tasse aumentano e i servizi diminuiscono in maniera direttamente proporzionale. Difficile villeggiare in località in cui non si hanno i servizi di confort minimi.
 
Prende la parola oggi, il capogruppo del Pd a Palazzo Carafa, Paolo Foresio, subito dopo la visita della Commissione di Controllo a San Cataldo, un tempo per definizione ‘marina dei leccesi’ e l’analisi sulla Darsena e su Lido Salapia, una struttura nata anche per rendere più confortevoli le vacanze delle persone diversamente abili, è impietosa: “Semmai qualcuno avesse ancora dei dubbi sullo stato di totale abbandono in cui versano le marine leccesi, oggi, non può più permettersi di averne.. A San Cataldo, l’amministrazione comunale ha lasciato nel più assoluto degrado la darsena, che pure prima era un luogo funzionale a molte attività e frequentato sia da chi vi ormeggiava le barche sia dai pescatori. Discorso ancora peggiore va fatto per lido Salapia, per il quale, a questo punto, chiediamo con forza che chi ha sbagliato paghi di tasca sua. Non è più tollerabile, infatti, che siano i leccesi con i loro soldi a scontare le scelte sbagliate fatte da politici o da dirigenti. Sono state spese consistenti risorse pubbliche per attrezzare un lido fruibile ai portatori di handicap, vederlo in quello stato vergognoso equivale davvero a uno schiaffo in faccia.’

Si parla a dire il vero nel comunicato dai forti toni, di un disegno posto in essere dall’amministrazione comunale per desertificare il litorale e a questo punto, ci scherzano su dal Pd, anche a San Cataldo sta maturando lo stesso convincimento che mosse i vacanzieri di Casalabate a chiedere il passaggio dalla dipendenza amministrativa dal capoluogo a quella dei comuni di Trepuzzi e Squinzano: ‘La cosa più triste in questo panorama desolante, infine, è che anche a San Cataldo sta montando la volontà di avviare delle petizioni con le quali chiedere di poter passare – in maniera provocatoria, ovviamente – ad altro comune, poiché la Giunta non tiene conto del fatto che- conclude Foresio – i soldi che amministra provengono anche dalle tasse pagate, a fronte di pochissimi servizi, da chi vive o lavora sul litorale.’



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