Gas Radon, i luoghi aperti al pubblico obbligati a combattere il killer silenzioso

In base alla legge regionale n. 30 del 2016, i locali aperti al pubblico devono certificare obbligatoriamente i livelli di esposizione al gas radon. L’Ing. Luigi Stefanizzi ci spiega alcuni contenuti.

Certificare i livelli di esposizione al gas radon nei luoghi aperti al pubblico è obbligatorio. Infatti, a tutela della salute pubblica, le attività esercenti in Puglia devono – per legge – effettuare il rilevamento della radioattività naturale derivante dal radon e inviare i risultati sia al Comune interessato, sia all’Arpa Puglia. Le disposizioni in materia di verifica dei limiti di presenza di gas radon nei locali aperti al pubblico sono contenute nella legge regionale n. 30 del 3 novembre 2016, ovvero “Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas radon ambiente confinato” emanata dalla Regione Puglia.

A tal proposito, ne abbiamo parlato assieme all’Ing. Luigi Stefanizzi, titolare dello Studio Stefanizzi con sede a Cutrofiano (Le). “Tutti i locali devono fare monitoraggio del gas radon, si tratta nel dettaglio dei punti di rilievo messi in ogni stanza o circoscritto. Nel caso di aule più grandi di 100 metri, un punto di rilievo ogni 100 mq. Alla fine dei 12 mesi di analisi, viene rilasciata una relazione tecnica da parte di chi si occupa di queste analisi, dopodiché bisogna inviarla al Comune di appartenenza del locale, nonché all’Arpa. In caso di assenza di questa relazione tecnica, il rischio è della sospensione dell’agibiltà dei locali”.

I contenuti della legge

Come infatti stabilito nell’articolo 4, comma 2 “gli esercenti attività di cui al comma 1 (luoghi aperti al pubblico ndr) provvedono, entro e non oltre novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, ad avviare le misurazioni sul livello di concentrazione di attività del gas radon da svolgere su base annuale suddiviso in due distinti semestri (primavera-estate e autunno inverno) e trasmettere gli esiti entro un mese dalla conclusione del rilevamento del comune interessato ad Arpa Puglia. In caso di mancata trasmissione delle misurazioni entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge (11 febbraio 2019 ndr) il Comune provvede a intimare con ordinanza la trasmissione delle misurazioni svolte, concedendo un termine non superiore a trenta giorni, la cui eventuale e infruttuosa scadenza comporta la sospensione per dettato di legge della certificazione di agibilità”.

“Approfondire la legge in altri ambienti”

“Pensiamo in molti che questa legge presenti diversi margini di miglioramento – prosegue – in quanto negli ambienti aperti al pubblico, il pubblico stesso si ritrova ad avere un esposizione bassa, nel tempo. Immaginiamo chi, ad esempio, va a mangiare una pizza. Dopo un paio d’ore si esce dal locale. Sarebbe bene approfondire la legge negli ambienti di lavoro e soprattutto in abitazioni che si trovano al pian terreno, specie nei centri storici”.

“Ricordiamo – conclude l’ing. Stefanizzi – che il gas radon arriva dal sottosuolo e passa attraverso qualunque tipo di pavimentazione, permeando gli ambienti. Tende a non uscire, poiché più pesante dell’aria, rimane negli ambienti. Si tratta di un gas cancerogeno che in Italia rappresenta la seconda causa di morte per motivi polmonari dopo la sigaretta. Il problema, quindi, esiste. Serve approfondire di più i luoghi in cui le persone vivono di più gli ambienti”.



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