Gli avvocati e il foro di internet fra rischi e opportunità per la professione

Giornata di studio per gli avvocati leccesi, che hanno discusso a Lecce di Media e social network nella professione forense. L’evento, promosso dal comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati, è stato seguito da Leccenews24.

Media e social network, rischi e opportunità per gli avvocati è il titolo della giornata di formazione promossa dal Comitato Pari opportunità presso l’Ordine degli Avvocati di Lecce. Il convegno che ha visto una significativa partecipazione di avvocati del foro leccese si è tenuto nell’incantevole cornice della Torre del Parco in una magnifica atmosfera natalizia.

L’incontro è stato aperto dai saluti dell’avvocato Raffaele Fatano, presidente dell’Ordine degli avvocati di Lecce che non ha fatto mancare alla platea qualche riferimento alle criticità del mondo della giustizia e alle contraddizioni che riguardano il panorama dell’avvocatura.

Poi ha preso la parola il presidente del Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine degli avvocati Ornella Rotino che ha posto la questione nei termini del ragionamento alla base della tematica in oggetto e quindi si è passati alle quattro relazioni degli esperti che si sono confrontati in un’ottica che ha consentito letture da diverse prospettive.

Il primo intervento è stato quello del prof Alessandro Botto, docente di Diritto e Regolazione dei Contratti pubblici e già membro della III Sezione del Consiglio di Stato, che ha parlato dell’uso dei social network a fini promozionali: il ruolo dell’antitrust.

Il merito della questione è stato affrontato da uno dei pionieri dello studio di internet in ambito giuridico, l’avvocato Andrea Lisi, specialista di diritto dell’Informatica ed uno dei primi in Italia a studiare, quasi vent’anni fa, le implicazioni derivanti dalla “presa di potere del Web nelle nostre vite, anche professionali".

Poi è stata la volta dell’avvocato Mirella Casiello, presidente dell’Organismo Unitario Avvocatura che si è soffermata sul tema dei social e delle Pari Opportunità non senza aver messo in luce i problemi vissuti quotidianamente sul fronte della giustizia dagli avvocati in Italia.

Ha chiuso l’avvocato Giuseppe Gallo che ha fornito il suo punto di vista sui profili deontologici in ambito di uso e gestione dei social network e dei social media nella professione forense.

Ciò che è emerso in maniera prepotente e chiara dalla discussione è il significato del moto rivoluzionario che sta investendo di continuo la nostra esperienza di vita, laddove se da un lato è irrinunciabile l’uso della cosiddetta rete, dall’altro è altrettanto irrinunciabile il corredo di rischi che ne derivano e al tempo stesso le preziose opportunità. Tutti hanno esigenza di organizzarsi e di guidare i cambiamenti, i primi a farlo dovranno essere proprio gli avvocati.



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