Gli orchestrali Tito Schipa al Cda:’Che fine ha fatto il piano di investimenti?’

I professori dell’Orchestra Tito Schipa invitano, attraverso una nota stampa inviata alle redazioni locali, il Cda a farsi da parte, ‘Certi che la loro uscita di scena possa favorire la positiva risoluzione del problema’.

Il definitivo piano di investimenti tanto sbandierato sugli organi di stampa, perso nei meandri degli uffici, che fine ha fatto? Una domanda che, ormai, ci si pone da tempo circa la situazione occupazionale in cui versa la Fondazione ICO "Tito Schipa". Un assoluto silenzio che “la dice lunga – ci scrivono gli orchestrali in un’apposita nota stampa – sulla volontà di trovare quello spiraglio di recupero sia per la già compromessa attività concertistica del 2015 che per il futuro stesso dell'orchestra ICO”. I professori d'orchestra ritengono il Cda l'unico responsabile di questa situazione, in quanto “non ha capito l'urgenza e il pericolo che correva l'orchestra, e non ha saputo  trovare una soluzione immediata al fine di scongiurare la scomparsa di una Istituzione che negli anni ha dato lustro e onore all'intero territorio salentino come una delle dodici orchestre sinfoniche ICO italiane”. E in effetti, perdere questa bella realtà, sarebbe un punto in meno per il Salento. 

“La fallimentare e inadeguata gestione dell'attuale Cda – proseguono sempre i professori d'orchestra – ha provocato invece, non solo i licenziamenti del personale, ma anche la perdita del finanziamento ministeriale triennale 2015/2017 pari a circa 500mila euro annui e la probabile qualifica di Istituzione Concertistica Orchestrale causandone così un possibile rischio di sopravvivenza”.

Pertanto i professori d'orchestra, onde evitare al Cda di passare alla storia come coloro che hanno determinato per sempre la chiusura di una gloriosa Istituzione, rinnovano all'intero Cda l'invito, finora disatteso, a farsi definitivamente da parte, “certi che la loro uscita di scena – concludono – possa favorire la positiva risoluzione del problema”. 



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