Braccia incrociate anche a Lecce e provincia da parte dei lavoratori del commercio. Sarà quindi una Pasqua di protesta e di sciopero, esteso anche nel giorno del Lunedì dell’Angelo, proclamato dalle Segreterie provinciali Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Fisascat Cisl, che hanno deciso di aderire all’astensione dal lavoro deliberata in tante regioni d’Italia, tra cui la Puglia.
“Il commercio – spiegano i rappresentati dei lavoratori – non è un servizio essenziale per la sicurezza e la salute delle persone e non è necessario assicurarlo al 100 per cento anche nelle festività più importanti. Non è pertanto accettabile che molti esercizio commerciali decidano per le aperture persino nelle festività pasquali, peggiorando le condizioni di vita di migliaia di lavoratrici e lavoratori del nostro territorio e delle loro famiglie”.
La protesta è tutta rivolta alla liberalizzazione del settore voluta dal decreto ‘Salva Italia’ nel 2011 e che, di fatto, ha eliminato ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali. “Si tratta questa – chiosano ancora dai sindacati – di un totale disinteresse degli effetti negativi prodotti su milioni di persone, in prevalenza donne, e sulle loro famiglie”.
In segno di protesta, quindi, Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Fisascat Cisl hanno proclamayo in provincia di Lecce, come nel resto della Puglia, lo sciopero regionale, per l’intero turno di lavoro, nelle giornate di oggi, Domenica di Pasqua, e di domani (Pasquella), in tutti i centri commerciali, negozi e ipermercati.
‘Il commercio non è servizio essenziale’. Lavoratori in sciopero durante le festività di Pasqua
Giornate di sciopero quelle di oggi e domani per i lavoratori del settore commercio. Anche in provincia di Lecce le principali sigle sindacali hanno aderito alla protesta promossa sin molte regioni d’Italia contro la liberalizzazione degli orari di lavoro.