La discesa al mare diventata latrina a cielo aperto. La denuncia di una turista a Torre dell’Orso

Chi frequenta Torre dell’Orso conosce bene la discesa ‘Li Tamari’, ma la scalinata che conduce al mare è diventata nel tempo una discarica a cielo aperto, senza contare l’odore nauseabondo causato da chi usa i gradini come latrina.

Una scalinata che conduce a uno degli angoli di costa più belli del Salento, che appena la si percorre per scendere in spiaggia lascia intravedere uno scorcio di poesia: il mare azzurro tra il verde dei pini. Buona parte di scalini è accarezzata dalle buganvillee in fiore che fanno capolino da case private. Insomma una cartolina.  Peccato che quello che potrebbe essere un comodo e suggestivo accesso al mare è diventato immagine del degrado.

Tanti sono i vacanzieri che percorrono ogni giorno la cosiddetta discesa de «Li Tamari», così la conoscono coloro che vivono da anni le proprie estati a Torre dell’Orso, in memoria di un vecchio e noto ristorante che si affacciava direttamente sulla pineta. In questi giorni, tante sono state le segnalazioni pervenute e in particolare una turista bolognese ci racconta “quella discesa è diventata una latrina a cielo aperto. Non ci si può fermare un secondo che si viene investiti da puzza di urinaLe aiuole sono disseminate di escrementi che trovo difficile pensare siano soltanto di animali randagi! “. Se a questo si aggiungono le scritte indecenti che campeggiano sui muri – nonostante la solerzia dei privati che, a inizio stagione, tentano di pulire e cancellare i segni degli spray- il quadro dell’inciviltà è completo.

“Dove sono i controlli e le attività di pulizia delle strade” – si chiede la nostra interlocutrice. Polizia e carabinieri nei giorni scorsi sono intervenuti – a più riprese- proprio nella pineta, multando e facendo sgomberare extracomunitari e non solo che bivaccavano in zona, creando campeggi abusivi.  E allora, perché non si interviene per rendere più sicura e vigilata quella scalinata ormai indecente? Gli agenti di polizia municipale non possono segnalare agli uffici competenti un simile scempio?

“Il fabbricato in disuso che costeggia la scalinata negli anni scorsi è stato violato da tanti senzatetto e poi interdetto con catenacci e muri in cemento – prosegue la donna che frequenta la marina di Melendugno da tempo- lo stato di abbandono dell’ex struttura ricettiva è già una brutta carta di presentazione e quindi, nell’attesa che la zona venga riqualificata,  si renda più pulita e decente.  Anche se va detto che la pulizia di tutte le strade – tra bottiglie vuote sui marciapiedi ed escrementi – fa ribollire il sangue. Chi vive 365 giorni l’anno questi luoghi meravigliosi, dovrebbe pretendere più cura, più attenzione. L’inciviltà non può farla da padrone”.



In questo articolo: