La domenica? Alla scoperta delle bellezze del territorio con Salento Faber

Dedicata al trekking la domenica di Salento Faber. Domani in marcia verso la Serra di Montevergine alla scoperta delle bellezze territorio

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Domani mattina, in compagnia di Salento Faber e guidati dall’esperienza di Roberto Aloisio, si parte alla scoperta della Serra di Montevergine. Tutti pronti alle ore 9.00 al ritrovo presso il Santuario di Montevergine a Palmariggi per un percorso di trekking dalla difficoltà turistica.

Le Serre Salentine

Ciò che normalmente immaginiamo è che il nostro Salento, così come rappresentato sulle cartine, sia una territorio pianeggiante ricoperto di macchia mediterranea e distese di ulivi. In realtà non è proprio così.

Di fatto la penisola salentina è attraversata da dorsali collinari. Sono le famose Serre Salentine.

Ad oriente, attraversano il tratto che va da Otranto al Capo di Santa Maria di Leuca. Al centro, percorrono l’area che da Supersano arriva al Capo di Leuca.

Anticamente le Serre Salentine venivano scelte anche per realizzare luoghi di culto. Ne è un esempio straordinario il Santuario di Montevergine, situato in agro di Palmariggi sulla serra che mutua il nome proprio dal suo Santuario.

La leggenda del Santuario di Montevergine a Palmariggi

Il Salento è ricco di leggende che rendono la sua terra ancora più magica. Suggestive, incantevoli e dai tratti affascinanti, questi racconti fatati tramandano miti che ci narrano di questa terra.

La leggenda del Santuario di Montevergine è legata alla storia di un piccolo pastorello che in contrada Santa Parasceve portava al pascolo il gregge di pecore che il padre gli aveva affidato. Certo non si trattava di un compito semplice per il pastorello gestire da solo il gregge. Il pastorello aveva con sé un coltellino che il severo padre gli aveva consegnato; un coltellino che però il ragazzino, nel tentativo di governare le pecorelle, aveva smarrito.

E fu proprio mentre vagava smarrito alla disperata ricerca del coltellino, che gli apparve una giovane e bella donna che con dolcezza gli asciugò le lacrime, porgendogli il coltellino ritrovato.

Fu così, che in quel luogo, che sarà poi conosciuto come Montevergine, furono rinvenuti, grazie al pastorello, i resti di una cripta bizantina, che lasciava intravedere tre affreschi. L’affresco più importante ritraeva proprio l’immagine della donna che aveva aiutato il pastorello a ritrovare il coltello smarrito.

Quella donna non era una donna qualunque. Era la Vergine Madre di Dio, la Madonna di Montevergine.