Scampato alla cucina, l’astice Carlo, torna nel suo mare. Libero e sano

Un raro crostaceo, ospite da due anni dell’Acquario del Salento di Santa Maria al Bagno, prenderà il largo nel mare blu del Salento, dopo essere stato seguito dai veterinari della struttura nella rigenerazione di una chela rotta

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Domani, domenica 29 luglio, alle nove del mattino, sarà possibile assistere ad un evento eccezionale. L’Acquario del Salento di Santa Maria al Bagno, organizza, infatti, la liberazione di Carlo, un interessante esemplare di astice blu europeo.

L’animale, ospite da due anni della struttura neretina dov’è stato curato e seguito nella fase di rigenerazione di una chela rotta, sarà condotto al porticciolo di Santa Caterina e da qui prenderà il largo a bordo di una delle imbarcazioni di “Salento Coast to Coast”, che collabora all’iniziativa.

Ad eseguire la liberazione sarà Giuseppe Piccioli Resta, responsabile del Laboratorio di osservazione delle coste e di fotografia subacquea dell’Università del Salento.

La strana storia di Carlo

Carlo è un esemplare di astice blu che, inconsapevolmente, ha dato un’opportunità speciale agli operatori e ai visitatori dell’Acquario del Salento: quella di osservare e di documentare da vicino un affascinante fenomeno della natura come quello della rigenerazione di una chela.

Carlo fu donato all’Acquario nel 2016 dai titolari del ristorante “Corallo” di Santa Maria al Bagno. All’arrivo era monco di una chela ma nel corso della permanenza e in seguito alla muta, avvenuta a dicembre 2017, ha rigenerato la sua robusta appendice multiuso.

Ad accompagnare Carlo in questa sua particolare “degenza”, il veterinario Fernando Donno e lo staff dell’Acquario del Salento, che il Comune di Nardò, a partire dal giugno 2017, ha affidato in gestione alla Cooperativa Fluxus in partnership con lo studio ambientale Avanguardie.

L’Acquario del Salento

Il mare con la sua ricchezza è uno dei misteri più affascinanti e tutto il mondo sommerso con i suoi delicati equilibri è sconosciuto ai più.

L’Acquario del Salento, oltre ad essere un’attrazione turistica per tantissimi visitatori – molti dei quali hanno poca confidenza con l’ambiente marino perché provenienti da zone d’Italia e d’Europa distanti dal mare – svolge una fondamentale attività di sensibilizzazione, divulgazione ed educazione ambientale.

L’impegno ad operare delle liberazioni in modo costante, assunto da parte dello staff di gestione, è in linea con tale indirizzo di funzione didattica.

Le dichiarazioni di Mino Natalizio

“Siamo molto soddisfatti per quel che sta avvenendo a Santa Maria al Bagno con l’Acquario del Salento – dice l’assessore all’Ambiente e ai Musei, Mino Natalizio – anche perché con l’amministrazione Mellone l’impegno è stato quello di far diventare questi contenitori dei “generatori di valore”, sia economico sia culturale. Un impegno pienamente centrato visto che l’Acquario (come altre strutture cittadine) assolve la funzione di nodo attrattore per il turismo ma anche quella di laboratorio di ricerca culturale, scientifica e naturalistica. Una esperienza talmente positiva – conclude Natalizio –  che ha spinto l’amministrazione comunale ad investire ulteriori risorse per migliorare la permanenza degli animali ospiti negli acquari”.



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