L’erosione costiera è¨ la fortuna del Salento

Questo è¨ l’elogio dell’erosione. La grande bellezza della penisola salentina deriva dalle trasformazione che nel tempo millenario il vento e l’acqua hanno prodotto lungo la costa

Perché non ammettere che la bellezza della penisola salentina deriva dalle trasformazioni che nel tempo ha prodotto il vento e l’acqua? Per cui ben venga l’erosione…

Grazie a Dio c’è l’erosione costiera. Il fenomeno più geniale che la natura ha messo in moto da sempre. Grazie all’azione perenne del vento e quindi dell’acqua spinta dal vento, nell’eternità la natura si trasforma. Cosa sarebbe il Salento senza l’erosione, sarebbe la magnifica penisola che è? No di certo. Sarebbe la terra dei due mari? No. Qualcuno l’avrebbe mai potuta chiamare Messapia? No.

Senza l’erosione, infatti, non avremmo la baia di Torre dell’Orso, non ci sarebbero le “Due Sorelle”, i faraglioni più famosi del Salento. La grotta di Poesia non sarebbe la cavità di importanza mondiale che è stata. Senza l’erosione le insenature di Porto Badisco, dell’Acquaviva di Marittima e del Ciolo a Gagliano non si sarebbero mai formate. La bellezza della Palascia non ce l’avremmo, come non avremmo Porto Miggiano, la scogliera californiana di Sant’Andrea e le sontuose grotte di Leuca.

Ecco quindi la fortuna del turismo e della storia della nostra terra; ed ecco perché lu sule, lu mare e soprattutto lu ientu hanno creato lu Salentu. Come lo conosciamo noi oggi e le migliaia di turisti che vengono a trovarci ogni anno.



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