Melpignano, attesi in 200mila per la Notte della Taranta. E il sindaco di Amatrice ringrazia per la solidarietÃ

E’ il giorno della Notte della Taranta: a Melpignano attesi circa 200mila spettatori per il festival della pizzica salentina. Dal Maestro concertatore Carmen Consoli messaggi di solidarietà verso il le popolazioni terremotate. E arriva il messaggio del sindaco di Amatrice.

Scatta l’ora della Taranta. Questa sera, infatti, torna l’attesissimo appuntamento di fine estate, con centinaia di migliaia di ‘pizzicati’ pronti a scatenarsi a ritmo di tamburello. Tra gli eventi salentini più noti in tutto il mondo, anche quest’anno la Notte della Taranta ha saputo rinnovarsi, reinventarsi, grazie al contributo e alla sensibilità artistica del Maestro concertatore, la cantautrice Carmen Consoli.
 
Ai piedi dell’ex convento degli Agostiniani di Melpignano, dunque, sono attesi questa sera circa 200mila spettatori per quello che oramai si è imposto come un successo annunciato. L’orchestra della Notte della Taranta è pronta a far ballare il Salento per tutta la notte: sul palco decine e decine di artisti salentini purosangue, ma anche le immancabili incursioni dei ‘big’, ospiti d’eccezione, pronti a cimentarsi con il griko e con la musica tipica di questa splendida terra.
 
Fiorella Mannoia, Nada, Buika e Lisa Fischer, Ninfa Giannuzzi: questi solo alcuni nomi più un concertone più rosa che mai. Chiara indicazione del Maestro concertatore Carmen Consoli che ha deciso di inserire prepotentemente la femminilità nelle note della pizzica-pizzica.
 
Certo, non sarà la festa gioiosa di ogni anno. Il terremoto che ha devastato il Centro-Italia provocando 284 morti, migliaia di sfollati e interi paesi rasi al suolo, ha tinto di tristezza l’edizione 2016 del Festival. Ci si è interrogati a lungo nelle ultime ore se fosse stato il caso o meno di annullare tutto, di non suonare nel giorno del lutto nazionale, ma alla fine si è deciso di andare avanti. Si è deciso di portare il battito del tamburello nel silenzio tetro della notte del dolore e non lo si è fatto per sfrontatezza, ma perchè, come è stato ribadito ieri nel corso della conferenza stampa di presentazione del concerto, fermarsi avrebbe significato arrendersi al dolore.
 
La Notte della Taranta, così, diventa anche una maratona di solidarietà. Gli artisti hanno deciso di devolvere l’intero compenso alle popolazioni colpite dal sisma, così come la Fondazione Notte della Taranta ha deciso di destinare parte degli introiti alla causa e, con il progetto ‘La Puglia per la ricostruzione’ questa sera al Melpignano ci saranno anche alcuni maxi salvadanai dove ciascuno, liberamente, può donare quanto desidera.
 
‘E’ venuto spontaneo a tutti, artisti, direttore artistici, orchestra, corpo di ballo devolvere il cachet della serata alle popolazioni colpite dal sisma’. Sono parole di Massimo Manera, presidente della Fondazione La Notte della Taranta. ‘E’ infatti l’occasione più concreta per fornire un aiuto fattivo per le popolazioni del Centro Italia. E’ la prima grande maratona di solidarietà  a pochi giorni dal sisma ed è una gara che continuerà anche nei prossimi mesi attraverso la promozione del Cd il cui ricavato andrà interamente a questo progetto. Siamo sicuri che il pubblico sensibile e affezionato che segue da anni la Notte della Taranta saprà dimostrare in questa occasione il grande cuore’.
 
Insomma, meglio uno spettacolo solidale dove è possibile raccogliere fondi, piuttosto che restare inermi del tutto. "Emergenza Terremoto. La Puglia per la ricostruzione. Dona qui il tuo contributo". E’ quanto si legge sui sette mega salvadanai che sono stati installati all’ingresso dei varchi di accesso all’area concerto.

E proprio dalle zone del terremoto sono arrivati messaggi di commozione all’iniziativa. Il più importante è certamente quello Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, uno dei centri maggiormente devastati dal cataclisma. ‘Sono commosso per l’affetto che la Puglia ci sta dimostrando. Tutto questo è la testimonianza che questo Paese quando vuole sa essere coeso e unito. Grazie Puglia!’. Il messaggio sarà anche letto sul palco nel corso del concertone insieme ad altre testimonianze.
 
Che sia una la festa della solidarietà, dunque, sobria, elegante, nel segno del rispetto e della commozione.



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