Metodo globale di autodifesa: i militari costieri di Gallipoli completano il corso di primo livello

I militari della Guardia Costiera appartenenti al Compartimento Marittimo di Gallipoli hanno concluso con successo il corso di primo livello di autodifesa. Lo studio ha riguardato le tecniche del Metodo Globale di Autodifesa, senza trascurare profili giuridici e psicologici.

Nei giorni scorsi si è concluso il Corso di 1° Livello di autodifesa in favore del personale militare delle Capitanerie di Porto della Guardia Costiera del Compartimento Marittimo di Gallipoli (compreso il personale in servizio presso gli Uffici minori dipendenti). Svolto presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 3 di Gallipoli, per l’occasione concessa a titolo gratuito, il corso di autodifesa ha riguardato la trattazione e lo studio delle tecniche del Metodo Globale di Autodifesa (MGA) della Federazione Italiana Judo Lotta Karate ed Arti Marziali (F.I.J.L.K.A.M.), non mancando di trattare profili giuridici e psicologici legati alla legittima difesa.

Nel 2009, il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ha stipulato con la Federazione una convenzione per la qualificazione degli Istruttori del Corpo delle Capitanerie di Porto, all’insegnamento del Metodo Globale di Autodifesa. La convenzione mirava ad instaurare rapporti di operosità e di collaborazione tra il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e la F.I.J.L.K.A.M. in materia di addestramento alla difesa personale e di promozione di discipline federali per il soddisfacimento di esigenze comuni.

L’attività formativa – svolta nell’ambito della Direzione Marittima di Bari, una delle prime Direzioni Marittime d’Italia ad organizzare tali corsi – è stata diretta sotto l’aspetto tecnico dal Secondo Capo Scelto NP Luca De Maria, Istruttore abilitato all’insegnamento del M.G.A. nell’ambito del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Sono da considerare più che soddisfacenti i risultati raggiunti e il diffuso interesse che tale attività ha riscontrato tra il personale che ne ha preso parte, il quale, ancor più in sicurezza, potrà assolvere le molteplici attività istituzionali e di polizia che quotidianamente lo espongono al rischio di aggressione.



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