Gasdotto Tap, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “è un’opera inutile”

In un’intervista il neo-ministro all’Ambiente Sergio Costa ha chiarito la posizione del suo dicastero e del governo giallo-verde sul gasdotto Tap “vista la strategia energetica, visti i consumi di gas in calo, quell’opera oggi appare inutile”

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Il Gasdotto Tap? È un’opera inutile. A dirlo non sono i tanti cittadini che in questi anni si sono battuti per impedire la costruzione del “tunnel” che, dal 2020, dovrebbe traghettare in Europa il gas dell’Azerbaijan, ma il ministro all’Ambiente Sergio Costa. L’ex Generale dei carabinieri ed esperto di ecomafie intervistato da Reuters, ha “chiarito” la posizione del dicastero sul mega-progetto della multinazionale svizzera, considerato «strategico» anche dal Governo Renzi.

«Visto il calo di consumi di gas in Italia, oggi è un’opera “inutile” che verrà “revisionata” come prevede il contratto di programma del governo» ha dichiarato il neo-ministro. Senza specificare i dettagli.

Proveranno a bloccare i lavori una volta per tutte? Sposteranno l’approdo togliendolo dalla spiaggia di San Foca? Cosa significa in concreto, lo si capirà quando le ‘mosse’ di Lega e Movimento 5 Stelle saranno più chiare. Probabilmente, sarà rivista la procedura di Valutazione di impatto ambientale, su cui tanto si è discusso in questi anni. O almeno questa sembra la strada più probabile.

«Il fascicolo Tap – ha dichiarato il neo-ministro all’agenzia Reuters – è sul tavolo e lo stiamo già affrontando, con priorità, considerando chiaramente che siamo al terzo giorno di lavoro appena». Costa ha chiesto ai parlamentari cinquestelle, pugliesi e non, che hanno ‘sposato’ la battaglia NO-Tap indicazioni e documenti. Barbara Lezzi, ministro per il Sud del Governo Conte, nei giorni scorsi aveva ribadito la posizione dei pentastellati: «Noi lo vogliamo chiudere, anche rapidamente. Stanno rovinando un territorio bellissimo».

La multinazionale, dal canto suo, si dice tranquilla.



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