Il Mistero di Sant’Ilario. A Mesagne la presentazione pubblica della ricerca sui probabili resti di un Papa del V secolo d.C.

Sì è tenuta ieri, presso la sala conferenze di Palazzo Piazzo, nel comune alto-salentino, la conferenza tenuta dal Professor Campana in merito ai risultati della sua indagine sulla misteriosa reliquia custodita nella Basilica della Vergine Santissima del Carmelo.

C’è chi ha sfidato il maltempo, ieri, pur di ascoltare le parole del professor Campana in merito ai resti di Sant’Ilario. Il mistero attorno alla reliquia custodita nella Basilica della Vergine Santissima del Carmelo, infatti, comincia via via a farsi strada in un sentire locale che avverte l’esigenza di sapere, una volta per tutte, se a Mesagne riposa davvero un Papa di milleseicento anni fa.

Un pubblico multigenerazionale quello che si è affacciato alla sala conferenze di Palazzo Piazzo connotato anche dalla gradita presenza dell’Assessore comunale al Turismo e alla Cultura, Marco Calò, nonché quella di esponenti religiosi e della cultura mesagnese intervenuti a più riprese con domande e spunti di riflessione su una vicenda che, se dimostrata, potrebbe avere ripercussioni senza ombra di dubbio positive su una comunità che, già da sé, ha dimostrato negli ultimi anni di sapere e volere ancor di più essere protagonista del nostro territorio.

A tal proposito, ricordiamo la cooperazione già offerta dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni nella persona del suo Vicario Generale, don Fabio Ciollaro, nonché la disponibilità mostrata da Padre Enrico Ronzini, superiore dei carmelitani di Mesagne e rettore della Basilica che ospita i resti del Santo, il quale ha già invitato il professore Campana a presentare i risultati della sua ricerca anche presso il teatro del loro Santuario.

È la prima volta, in vent’anni di indagine, che il binario istituzionale, civile ed ecclesiastico, necessari a far riemergere questa storia, si incontrano per provare a farvi luce e ci piace pensare che, per quello che abbiamo potuto e che potremo ancora fare, la nostra redazione abbia in questo svolto un ruolo di collante.

di Luca Nigro



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