Peppe Vessicchio a Leccenews24: ‘Con la musica di Mozart e dei Beatles, piante e vino migliorano’

In occasione della manifestazione ‘Rosso di seta’, tenutasi ieri a Melpignano, Leccenews24.it ha intervistato il Maestro Peppe Vessicchio, ospite della serata. Una piacevole chiacchierata col noto direttore d’orchestra.

Un nuovo modello di sviluppo può ripartire a cominciare dalla valorizzazione della terra. Terra intesa come ricchezza primaria, poiché produttrice di cibo. Argomenti come agricoltura organica, biodiversità, produzioni di qualità a km zero debbono, allora, tornare all’ordine del giorno. La manifestazione “Rosso di seta” svoltasi ieri sera a Melpignano, dunque, intende portare al centro dell’attenzione questi valori, dando speranze ai tanti giovani che puntano a scelte professionali, coraggiose e soprattutto sostenibili. Ospite della serata, il Maestro Peppe Vessicchio, peraltro autore di un bellissimo libro dal titolo “La musica fa crescere i pomodori”, saggio autobiografico nato dalle conversazioni con Angelo Carotenuto. Per l’occasione, il noto direttore d’orchestra ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai microfoni di Leccenews24.it, parlando un po’delle sue ricerche e dei relativi risultati in relazione all’argomento
 
“Ci sono stati tanti esperimenti in passato, come ad esempio quelli delle vacche del Wisconsin, alle quali veniva fatta ascoltare musica affinché producessero più atte. Da lì mi è venuta l’ispirazione, pensando che anche le piante potessero reagire a qualcosa di naturale. Ho iniziato a studiare la musica con questo obiettivo: come può ispirare la crescita degli organismi viventi?”.  “Ciò mi ha portato – prosegue il musicista – a mettermi in contatto con persone che operano nel settore. Le piante, ma anche prodotti come il vino, il pomodoro, l’olio, che ne risentono, riescono a reagire alla musica e alla condizione armonica con la quale vengono a contatto”.
 
Mozart – rivela – ha il cento per cento di risultato. L’arcano non sta però nel periodo o nell’epoca legata a quel mondo musicale. È una forma di polifonia che possiamo ritrovare anche nella musica leggera. Ho pure preso i Beatles come riferimento, cominciando ad ascoltare con attenzione e trascrivere quando sento che tutte le cose sono in quell’ordine. Un pezzo che non risulta tra i maggiori, ma ho trovato che Penny Lane è della stessa capacità di interazione di una suonata di Mozart”.
 
“Abbiamo man mano affinato le tecniche”, conclude. “Musiche in base alle tonalità e riequilibrando il terreno tramite l’accordatura. Adesso la tecnica è diventata molto più affinata e interessante. Noi tentiamo queste soluzione, diciamo, senza uso di farmaci chimici. Ci proviamo”.
 



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