Psicologi: tanti laureati, ma pochi ”˜impiegati”™

Ideagire: fa tappa oggi a Lecce, dopo aver girato tutta la Puglia, il nuovo convegno dell’Ordine degli Psicologi della Puglia. Su quasi 100mila piscologi presenti in tutta Italia, sono solo 6mila quelli impiegati nel Servizio Sanitario italiano.

A fronte dei 96mila psicologi presenti in tutto il paese- e i 5-6mila nuovi laureati ogni anno -sono solo 6mila in tutta Italia, quelli che lavorano a tempo pieno per il Servizio Sanitario nazionale. Un dato davvero molto basso che ha destato l’attenzione dell’albo professionale.

L’Ordine degli Psicologi della Puglia ha infatti organizzato un ciclo di convegni che, dopo aver attraversato  tutta la Puglia, approda oggi a Lecce – con inzio alle ore 12.00 presso l'Hotel Tiziano– per il quarto ed ultimo appuntamento. Il convegno si propone di raccogliere idee e suggerimenti, collaborazioni e progetti per avviare, attraverso l’ordine, iniziative di sviluppo della professione in maniera capillare su tutto il territorio pugliese

“Ideagire” è nato con l’obiettivo di diventare protagonisti della propria professione grazie a nuove idee, nuove opportunità di sviluppo, nuovi modi di intervento per la promozione del benessere della collettività e dell’individuo.
Dopo una parte convegnistica, i presenti divisi in gruppi di lavoro, approfondiscono  specifiche aree di interesse: etica e deontologia professionale; attività formative e culturali; promozione del benessere e psicologia dell’emergenza; riabilitazione, neuropsicologia e psicologia del ciclo di vita; psicologia della salute, sanità, politiche sociali e terzo settore; redazione rivista, comunicazione e gestione del web; psicologia del lavoro e dell’organizzazione; psicologia forense.

Ideagire è il primo evento organizzato dal nuovo consiglio dell’Ordine degli Psicologi, eletto a gennaio 2014 e dal neo Presidente Antonio Di Gioia che vede in questi momenti “un opportunità per stare insieme in modo diverso e nuovo, per dialogare e condividere proposte e prospettive di una professione che ancora oggi non è inserita in maniera idonea all’interno delle strutture sanitarie”.