“Avevo una gatta che si chiamava Selvaggia, tornava sempre gravida”, il post del presidente del Consiglio comunale di Novoli contro la Lucarelli

“Avevo una gatta che si chiamava Selvaggia, tornava sempre gravida”: il post del Presidente del Consiglio Comunale di Novoli, Giovanni De Luca, finisce in sulla pagina Facebook della Lucarelli come esempio degli attacchi d’odio nei suoi confronti.

«Ultimamente, sul web, l’odio nei miei confronti ha raggiunto dei picchi che, a tratti, mi hanno turbata. Perché sia chiara una cosa: non è che ci si abitua. Sì, non ci si fa più caso come prima, ma quando il messaggio non è isolato, bensì fa parte di un’ondata di livore e mi capita di leggere centinaia di insulti di ogni tipo, uno di seguito all’altro, qualcosa di appiccicato addosso resta». Inizia con queste parole il lungo post con cui Selvaggia Lucarelli torna a parlare degli attacchi ricevuti sui social.

A scatenare l’ira dei leoni da tastiera che non perdono occasione per prenderla di mira, questa volta, è il suo nuovo incarico: la blogger e opinion leader, da gennaio, è la nuova responsabile web di Rolling Stone Italia. «Una firma autorevole, graffiante, profonda e con un sense of humour assolutamente particolare» scrive la rivista per “giustificare” la scelta di metterla alla guida del seguitissimo sito, ma la notizia è stata mal digerita da “gente all’apparenza per bene” che ha scritto “cose perfide”, forti anche dei like ricevuti di “persone che parevano normali, distanti anni luce da invidie e competizioni sceme”. E invece no, come si legge.

«Quando succedono queste cose, uno pensa sempre che questi commenti arrivino da un mondo di derelitti disagiati». Per dimostrare che non è così la scrittrice ha scelto quattro messaggi come “esempio” e tra questi compare anche quello di Giovanni De Luca, presidente del Consiglio comunale di Novoli. «Avevo una gatta che si chiamava Selvaggia, tornava sempre gravida» ha scritto il politico salentino, pubblicamente.

«Odio, odio, odio. Politici, figli di politici, liberi professionisti, giornalisti, tutti. Tutti con la bava alla bocca. Queste sono le vostre facce. Guardatevi. E fatevi un po’ schifo, se potete. P.S. Due di loro saranno querelati» ha concluso la Lucarelli che ora promette di adire le vie legali.

Non è la prima volta che Selvaggia si scontra con gli haters: «Non mi viene in mente una sola cosa fatta nell’ultimo anno che l’odio in rete non abbia contaminato. Viziato. Sporcato. Rosicchiato. Il senso delle denunce, almeno per me, è diventato questo: proteggersi» aveva scritto un post, amaro, per raccontare la solitudine di una battaglia contro il cyberbullismo che l’ha vista da sempre in prima linea.



In questo articolo: