“Come frammenti di stelle”, il profondo universo femminile nell’opera di Antonella Tamiano

Come frammenti di stelle. Presentato ieri sera a Cutrofiano l’ultimo libro di Antonella Tamiano. Otto storie raccontate “al femminile” con tematiche di stridente attualità e con un bellissimo inno alla vita.

Vivere sempre senza lasciarsi morire, nemmeno un istante. Questo sembra essere il motto di Antonella Tamiano, la poliedrica autrice di Campi Salentina. Non ama definirsi scrittrice, né pittrice. “Amo solo fare arte” confida molto semplicemente e sinceramente.

Come frammenti di stelle, Publishing Elison Editore, presentato ieri, per la “prima”, presso le Scuderie del Palazzo Filomarini a Cutrofiano presenta otto storie di donne, di grande intensità, con altrettanti tuffi  nel profondo dell’universo femminile. Il libro, ricco di suggestioni evocative fa riferimento a persone e situazioni realmente esistenti, ma anche sapientemente sublimate dalla vocazione artistica e dall’estrinsecazione della scrittrice L’opera è stata fra le sei finaliste del concorso letterario nazionale promosso dalla Elison Publishing e ha avuto una menzione d’onore – classificandosi, poi, al quarto posto – in un altro prestigioso concorso nazionale.

Otto vicende raccontate, davanti all’incubo di baratri sempre in agguato, ma anche otto strade che riflettono altrettanti disperati tentativi di attaccarsi alla bellezza della vita, con sullo sfondo la magia del nostro Salento. Sulla copertina la  “Madonna” di Edvard Munch, riprodotta dalla stessa Tamiano, una presenza anch’essa “salentinizzata” con tanto di fazzoletto rosso, stile pizzica. Presenti anche frequenti riferimenti  ai monumenti leccesi e contaminazioni interessanti nel rimando al rapporto della nostra terra con altri “mondi”(ad esempio con la Svizzera e con la Germania).

Il critico Raimondo Rodia ne ha presentato ieri il fluido narrare, inframezzato da poesie della stessa autrice, che nel testo si è fatta accompagnare idealmente da alcuni illustri compagni di viaggio come Alda Merini, Paulo Coelho, Pablo Neruda.

L’amore, la malattia, la morte, ma anche la ludopatia: temi in parte già presenti in precedenti opere come Emora “da uno stivale all’altro e L’essenza di Etra. Come nei precedenti lavori la vita alla fine è un dono (come nella storia del medico che ogni giorno aiuta a far nascere qualcuno), da mettere a disposizione di qualcuno. E allora anche amare diventa arte, quando l’arte è amore. Declinati con respiro sempre più ampio e profondo  i tanti  personaggi della Tamiano sono impegnati in duri viaggi che offrono a fronte di “cadute”, anche fiduciose speranze nella quotidiana difficile ricerca di senso da parte dei protagonisti.

di Fausto Melissano