Radon nel Salento. Asl e Arpa sottolineano l”™impegno delle istituzioni del territorio

Giorni fa è¨ emersa la notizia del monitoraggio della concentrazione di gas radon in un centinaio di ambienti nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto, su iniziativa di ricercatori dell”™Università Federico II di Napoli.La ASL LE ed ARPA ‘siamo da tempo attivi sul monitoraggio’.

“Apprezziamo molto l’iniziativa dell’Università di Napoli, della quale conosciamo il valore scientifico: implementare le misurazioni sul nostro territorio, aumentare nella popolazione e nelle autorità locali la percezione del rischio e diffondere i risultati di misure effettuate rigorosamente non possono che incrementare la tutela della salute pubblica” commentano la Asl Lecce e l’Arpa Puglia in merito alle attività che alcuni ricercatori dell’Università Federico II di Napoli starebbero conducendo nel Salento.

Tuttavia, “è necessario ribadire che la problematica della pericolosità del radon è stata già da tempo affrontata dalle istituzioni locali – sottolineano dalla Asl Lecce e dall’Arpa Puglia – Va ricordato che SPESAL (Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro della USL di Lecce), Provincia di Lecce, Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università del Salento, in stretta collaborazione con INAIL Settore Ricerca (ex-ISPESL) hanno avviato sin dal 2006 i monitoraggi del radon sul territorio, sebbene l’area fosse ritenuta dagli esperti a basso rischio”.

Del resto, qualche mese fa Leccenews24 svolse una piccola inchiesta sulla possibile presenza di radon in alcuni locali dell’Università del Salento, a testimonianza delle attività di controllo e monitoraggio che già si stanno svolgendo sul territorio.

E poi Asl e Arpa continuano “Le attività hanno riguardato in primo luogo la popolazione studentesca della provincia di Lecce, con il monitoraggio di scuole di ogni ordine e grado. Oltre 2000 misuratori di concentrazione di gas radon, posizionati in 500 scuole, hanno permesso una caratterizzazione chiara del territorio rispetto all’inquinamento da gas radon. Dei 37 edifici scolastici in cui sono stati misurati valori di concentrazione di radon superiori ai limiti di legge, oltre la metà sono stati già oggetto di interventi strutturali di bonifica, con il supporto tecnico-scientifico dei ricercatori del laboratorio “Radiazioni Ionizzanti” dell’INAIL Settore Ricerca di Monteporzio Catone (ex-ISPESL) e gli Esperti Qualificati dell’Università del Salento, consentendo così di riportare i valori di concentrazione di gas a livelli accettabili.
In numerose strutture scolastiche, inoltre, sono state ripetute misurazioni in tutti i locali, propedeutiche all’intervento tecnico. Tali nuove indagini hanno sempre confermato i dati rilevati nella precedente indagine, anche quando sono state realizzate da un organo tecnico diverso (ARPA PUGLIA)”.

E poi una precisazione importante: “le misure effettuate e pubblicate in questi anni dall’Università del Salento hanno consentito di evidenziare che in provincia la principale fonte di radon è l’infiltrazione attraverso il suolo e non i materiali di costruzione caratteristici dell’area (tufo e pietra leccese). Infatti, la penisola salentina geologicamente è un’area caratterizzata da rocce carbonatiche leggermente arricchite in uranio. Sono la presenza di fessurazioni e fratturazioni (carsismo) che possono portare ad un incremento delle concentrazioni indoor che può inoltre essere amplificato da interventi antropici”.

E ancora “Va aggiunto che nel mese di aprile 2013 è nata RePOL, Rete per la Prevenzione Oncologica Leccese, che mediante un protocollo di intesa vede partecipi tutti gli enti preposti alla tutela della salute. Repol si sta già occupando, oltre che di radon, anche dell’analisi di altri possibili inquinanti ambientali che hanno contribuito a caratterizzare la nostra provincia come area ad elevata incidenza di neoplasie polmonari, nonostante sia ridotta la presenza di insediamenti industriali ad elevato impatto ambientale. Gli esiti delle misure condotte da ARPA PUGLIA in 200 abitazioni private, dislocate in diversi comuni della provincia e selezionate seguendo criteri di scelta omogenei, consentiranno di dettagliare meglio il quadro già delineato nella prima campagna di misure”.

Al fine di fornire informazioni corrette ai cittadini, nello scorso mese di settembre lo SPESAL e l'Ufficio Relazioni con il Pubblico della ASL Le hanno curato una brochure informativa dal titolo “Il problema radon nella provincia di Lecce: normativa, monitoraggio e concentrazioni”, disponibile nei Punti Informativi URP dell'Azienda. L'iniziativa ha suscitato anche  l'interesse dei visitatori  dell'ultima Fiera del Levante, dove il depliant è stato oggetto di attenzione e richiesta di informazioni presso il  desk  dell'URP della nostra Azienda.