Recupero dell’ex Ospedale ‘Spirito Santo’ a Lecce: arriva l’ok dal TAR

Via libera del Tar ai lavori di restauro architettonico dell’ex Ospedale ‘Spirito Santo’ di Lecce: la struttura diverrà la sede della locale Soprintenzenza per i Beni Culturali. L’avv. Quinto:’Soluzione che supera i formalismi’

Via libera, per decisione del TAR di Lecce, ai lavori da eseguire presso l’ex Ospedale "Spirito Santo", a Lecce. La Direzione Regionale per i Beni Culturali potrà così dare corso al restauro architettonico di circa 5 milioni di euro che consentiranno di trasformare l’ex Ospedale nella sede della locale Soprintendenza. Di fatto, i Giudici amministrativi (presidente Cavallari, Estensore Palmieri) – con ordinanza pubblicata ieri mattina – hanno respinto l’istanza di sospensiva che era stata chiesta da un’impresa partecipante alla gara. Il Tribunale dà ragione, in buona sostanza, alla Direzione regionale (assistita dall’Avvocato dello Stato Antonio Tarantini) e alla Ditta aggiudicataria della progettazione esecutiva e dei lavori, assistita dagli avvocati Pietro Quinto, Andrea Rallo e Michele Lopiano.

La decisione del Tribunale Amministrativoosserva l’avvocato Quinto consente di procedere con i lavori, perché i Giudici hanno affrontato compiutamente tutte le questioni poste alla loro attenzione ed hanno fissato l’udienza di merito per il 10 dicembre di quest’anno, così ancora una volta dimostrando la rapidità del processo amministrativo specialmente quando si tratta di controversie che interessano opere pubbliche, in questo modo coniugando l’interesse pubblico alla realizzazione di importanti interventi con l’interesse, che è anche degli operatori economici, alla legittimità dell’azione amministrativa”. "Una soluzione – conclude – che supera i formalismi e, attraverso il soccorso istruttorio, valorizza un rapporto di verifica dei requisiti che vede collaborare la Pubblica Amministrazione con i concorrenti”.

L’ex Ospedale – si ricorderà – venne realizzato nel 1548 su disegno dell’architetto militare Gian Giacomo dell’Acaya, autore delle mura fortificate e del Castello Carlo V. In realtà la storia dell’ex Ospedale è ancora più antica; si hanno notizie di questo edificio già nel 1389, ovvero quando Papa Bonifacio IX ratificò la fondazione di chiesa, convento e ospedale affidato ai Domenicani ed eretto su iniziativa del commerciante fiorentino Giovanni d’Aymo. Successivamente intervenne il restauro di Gian Giacomo dell’Acaya e il complesso prese il nome di Ospedale dello Spirito Santo.

La particolarità del complesso architettonico è data anche dalla presenza, in corrispondenza del portale, di un’elegante finestra sormontata da un orologio da torre, collocato in una cornice circolare decorata con motivi vegetali. Si tratta di uno dei primi orologi elettrici d’Europa. Già nel 1898 Lecce si dotò dell’orologeria elettrica da torre e ciò per merito del sacerdote Giuseppe Candido premiato all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1867. Il tempo dell’ex Ospedale –che venne anche destinato a sede della Direzione Tabacchi – sembra ora che possa tornare a correre ed accompagnare la vita di Lecce.



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