Portate alla luce tre teste di marmo dell’Età Romana, la scoperta degli archeologi di Unisalento

I reperti rivenuti durante la X Campagna di Scavi in corso presso la colonia romana di Aquinum, all’interno dell’Area Archeologica nel territorio comunale di Castrocielo in provincia di Frosinone.

“Questo importante ritrovamento ci riempie di orgoglio e soddisfazione è il frutto di un percorso che va avanti da anni e in cui Unisalento ha sempre creduto investendo tanta energia. I nostri archeologi hanno messo a segno una grande scoperta grazie alla loro passione, preparazione e intuizione, regalando, tra l’altro, agli studenti un’esperienza altamente formativa sia da un punto di vista didattico sia umano”, con queste parole il Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara, commenta il ritrovamento, da parte degli archeologi del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria dell’Ateneo leccese di tre splendide teste di marmo di età romana.

Si tratta di una prima frammentaria di un personaggio maschile barbato, probabilmente il volto di Eracle; la seconda un austero volto femminile con la testa velata; la terza, ancora maschile, di particolare raffinatezza.

Quest’ultimo volto merita particolare attenzione, non solo per l’alto livello stilistico ma, soprattutto perché, a un preliminare esame, sembra avere una forte somiglianza con i rari ritratti di uno dei protagonisti indiscussi della storia di Roma: Giulio Cesare.

L’eccezionale scoperta è stata fatta durante la X Campagna di Scavi in corso presso la colonia romana di Aquinum, all’interno dell’Area Archeologica nel territorio comunale di Castrocielo in provincia di Frosinone.

Nella zona, infatti, sono in corso dal 2009 periodiche campagne di scavo dirette dal prof. Giuseppe Ceraudo del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, su Concessione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti.

“Si tratta di una scoperta straordinaria, soprattutto se venisse confermata l’identità del personaggio maschile su cui stiamo lavorando”, spiega il professor Ceraudo.

Ad ogni modo la prosecuzione delle ricerche servirà da volano per una migliore conoscenza e tutela del sito, anche in previsione di una futura valorizzazione strategica dell’area che il Comune di Castrocielo ha iniziato ad attuare ormai da un decennio. Tutte queste attività svolte all’interno dell’Area Archeologica, sono frutto della decisa volontà di valorizzare il patrimonio storico e culturale di Aquinum, operando nel rispetto delle diverse competenze professionali, in sinergia ed in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti e sotto la direzione ed il coordinamento dell’affiatato gruppo di lavoro dell’Università del Salento.

Insieme alla grande soddisfazione personale, del gruppo di lavoro e di tutti i ragazzi del nostro Ateneo – conclude l’archeologo – che partecipano numerosi alle attività di scavo (dottorandi, specializzandi e studenti dei corsi magistrale e triennale), mi preme sottolineare il ruolo fondamentale che l’Università del Salento ha avuto in tutti questi anni, dando sostegno non solo agli scavi ma anche a tutte le attività di ricerca aerotopografica che hanno indirizzato i lavori e portato alla scoperta”.

I tre ritratti in marmo, oltre alla presentazione di tutte le altre novità acquisite nel corso della X Campagna di Scavi, saranno visibili in anteprima assoluta all’interno dell’Area Archeologica di Aquinum a Castrocielo (Fr) in occasione dell’Open Day di apertura al pubblico che si svolgerà il 29 e il 30 settembre.

Il 29 settembre, inoltre, sarà inaugurata la Mostra Fotografica per il Decennale degli Scavi dal titolo “AQVINVM X. 10 Anni di scavi nell’Area Archeologica di Castrocielo” insieme ad una serie di manifestazioni culturali collegate.