Tap disponibile a ripulire i muri dalle scritte di protesta, Salvemini “Grazie, ma ci penserà il Comune”

“Ringraziamo TAP per disponibilità ma è giusto che il Comune provveda da sé”. Il Sindaco Carlo Salvemini declina secco l’invito della multinazionale svizzera intenzionata a contribuire alla rimozione delle scritte di protesta apparse sui muri della città

«Ringraziamo Tap per disponibilità, ma è giusto, doveroso e opportuno che il Comune provveda da sé». Il primo cittadino Carlo Salvemini, con gentilezza, ma in modo secco e lapidario, declina l’invito della multinazionale Svizzera che, all’indomani della manifestazione contro la realizzazione del gasdotto che ha lasciato ‘segni’ indelebili del suo passaggio in città, aveva offerto la propria disponibilità a contribuire alla rimozione delle scritte che hanno deturpato il muro del Teatro Apollo, restaurato da poco, la scuola Cesare Battisti e altri punti del centro storico come le Poste centrali di via Cavallotti. Non c’è un angolo che non sia stato imbrattato con “frasi di protesta” senza contare le bombe carta che sono state lanciate contro le forze dell’ordine che, in massa, erano scese in strada.

«Con la stessa cura con cui il progetto assicurerà il ripristino dell’ambiente, del paesaggio e della bellezza dei territori direttamente interessati ai lavori di costruzione del gasdotto – si legge nella nota diffusa dalla società –  TAP si mette a disposizione per contribuire a sostenere la pulitura e il ripristino degli edifici e dei monumenti danneggiati ieri».

Secondo il Sindaco, insomma, “è giusto, doveroso e opportuno” che sia Palazzo Carafa a togliere le ‘firme’ degli attivisti che hanno lasciato l’amaro in bocca a tutti, personalità politiche e leccesi, in attesa di individuare i responsabili e chiedere loro il risarcimento dei danni.

Salvemini aveva già detto la sua a riguardo: «dispiace – aveva scritto – che ci sia qualcuno  tra coloro che hanno preso parte alla manifestazione No-Tap che pensa di potersi presentare come difensore del territorio e al contempo manifestare disprezzo verso luoghi come scuole e teatri e danneggiarli intenzionalmente con scritte che, al di là del contenuto (in alcuni minaccioso e intimidatorio) altro non sono che manifestazioni di inciviltà».

La condanna arriva anche dai Sindaci No-Tap

Anche i Sindaci apertamente No-Tap che, da sempre, sono in prima linea nella dura battaglia contro la costruzione del gasdotto, un’opera considerata “strategica” per il territorio, hanno condannato l’accaduto. In una nota stampa a firma di Antonio Chiga di Zollino, Luca De Carlo di Vernole, Andrea De Pascali di Castrì, Francesca De Vito di Calimera, Dina Manti di Corigliano, Fulvio Pedone di Lizzanello, Marco Potì di Melendugno e Fabio Tarantino di Martano i primi cittadini rimarcano e rivendicano l’importanza della protesta pacifica che tanti cittadini, da un anno, stanno conducendo con rispetto e fermezza, ma disapprovano, con la stessa determinazione, i vandali che hanno ‘sporcato’ i muri e i monumenti della bellissima Lecce.

Non manca una frecciatina a Tap, invitata a non affannarsi in proclami “buonisti” nel tentativo di accreditarsi all’opinione pubblica. Per la comunità salentina «il gasdotto rimane un mostro ambientale da combattere».

Intanto, oggi, la “festa” dei No-Tap continua al presidio La Peppina.



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