Sciopero sotto l’albero, i lavoratori della Grande Distribuzione incrociano le braccia. Acquisti di Natale a rischio

Incrociano le braccia i dipendenti della grande distribuzione cooperativa senza contratto da quattro anni e costretti a lavorare anche la domenica e le festività. Previsti sit-in di protesta anche a Lecce.

Gli acquisti di Natale sono a rischio? È la domanda che sta tenendo banco in queste ore, da quando è stato confermato lo sciopero dei lavoratori della Grande Distribuzione cooperativa e delle aziende associate a Federdistribuzione, senza contratto ormai da 4 anni. Un giorno di protesta proclamato per venerdì, pochi giorni prima di Natale, che rischia di arrestare bruscamente la ‘corsa’ agli ultimi regali, ormai al rush finale. Rischia perché la platea di lavoratori coinvolti conta numeri importanti che toccano (se non superano) i 300mila dipendenti. Diecimila in Puglia, quasi 800 solo in Salento.

Perché i lavoratori incrociano le braccia?

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i dipendenti da imprese della Distribuzione Cooperativa, sottoscritto nel lontano 2011, è scaduto dal 31 dicembre 2013. Da ben quattro anni i dipendenti, pur contribuendo all’affermazione ed ai successi commerciali delle proprie imprese, non hanno potuto contare sui legittimi e sacrosanti aumenti salariali che, viceversa, i loro colleghi dipendenti da imprese aderenti a Confcommercio ed a Confesercenti hanno ricevuto. Nessun incremento in busta paga, quindi. Tutti i tentativi perché sia sanata la situazione e sia dato finalmente un contratto di riferimento alla categoria sono stati vani.

«Premesso che la distribuzione moderna organizzata è un settore importante e nevralgico per la crescita economica dell’intero Paese, a giudizio della Fisascat Cisl nazionale tale comparto va consolidato e valorizzato, non relegato ad un ruolo marginale ed anacronistico con relazioni sindacali inesistenti e con la sistematica negazione dei basilari diritti ad avere un compenso dignitoso ed a contare su un clima partecipativo e di corresponsabilità nelle scelte che solo il CCNL può garantire ai dipendenti».

«In Puglia sono oltre diecimila i lavoratori senza contratto, costretti a lavorare anche la domenica e le festività – dichiara Antonio Arcadio, segretario generale Fisascat Cisl Puglia – e mai come in questo caso assumono valore di richiamo magisteriale le parole di Papa Francesco, ovvero che il riposo domenicale fa vivere da figli e non da schiavi».

L’invito ai lavoratori, anche a livello ‘locale’, è quello di aderire allo sciopero nazionale proclamato per l’intero turno di lavoro di venerdì 22 dicembre 2017. Non solo, sono fissati in agenda anche dei sit-in dalle ore 9.00 alle ore 13.00 a Bari presso Iper Ikea e Coop e contestualmente a Taranto, Brindisi, Lecce, Foggia, presso le rispettive Prefetture.



In questo articolo: