Se questa è una festa. Poche luci e tante ombre per la tre giorni dedicata ai Santi Patroni

La prima giornata di festa ha fatto registrare tanto malcontento e il monito di Mons. D’Ambrosio è apparso estremamente attuale: la città merita di più. I commercianti sono delusi e si aspetta il resoconto della seconda giornata.

Amici cari, questa città va amata, curata, difesa, non mortificata e maltrattata. Ha bisogno di maggiore sicurezza, di tutela, soprattutto di rispetto! A volte si ha l’impressione che ci siano delle assenze e delle latitanze, laddove c’è bisogno di una cabina di regia che veda al proprio posto gli operatori e i promotori del bene comune di questa città”. E’ la strigliata di Monsignor Domenico D’Ambrosio che nella serata di ieri ha tenuto il tanto atteso discorso al termine della processione dei Santi Patroni, che apre ufficialmente i festeggiamenti leccesi.

Il monito era indirizzato a tutti, ma proprio a tutti. Cittadini, politici, istituzioni, operatori. Ebbene sì, nonostante i botta e risposta, le polemiche che spesso sembrano ridondanti, Lecce, se pur viva di una luce propria fatta della pietra dei monumenti e delle chiese, non sta offrendo nel suo tessuto più vivo una immagine di sé impeccabile come ci si aspetterebbe dalla Città Capitale italiana della Cultura 2015 e tra le sei finaliste della stessa competizione Europea (che ha visto sul podio Matera).

Normalmente le luci e i suoni delle feste nascondono le ombre di quella che poi è la realtà quotidiana. E invece nella capitale del barocco la festa mette sotto i riflettori proprio quello che non va. Nonostante gli sforzi, le note stonate si percepiscono.

Se è vero che la scelta dell’Amministrazione di ampliare l’area pedonale per consentire un più agevole passeggio ai visitatori pare sia stata apprezzata, lo stesso non si può dire per i commercianti che si dicono delusi e amareggiati per una festa che ormai appare lontana, lontanissima da quella del passato. Già da ieri piazza Mazzini è apparsa vuota e con essa i negozi. Spostandosi poi nel cuore dei festeggiamenti, i gestori delle bancarelle hanno lamentato la scarsa illuminazione dei viali. Sì, perché le luminarie sono concentrate esclusivamente in piazza S. Oronzo. Tutta colpa della spending review che ha anche inciso nella mancanza di volti noti sui palchi della musica.

Per non parlare poi dei commercianti abusivi che, nonostante la lotta messa in atto dalle Forze dell’ordine, continuano a fioccare per le vie del centro, soffocando i banchi delle tradizionali leccornie e degli oggetti folkloristici. “In alcuni tratti del centro, l’immagine è’ più quella di un suk arabo che di una città in festa per i suoi Santi patroni” commenta qualcuno deluso.

Va beh, nonostante tutto siamo arrivati al secondo giorno di festa dopo la processione religiosa di ieri e le parole di Mons. D’Ambrosio. Domani l’appuntamento con i fuochi d’artificio.



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