Non bisogna lamentarci se i turisti, una volta tornati a casa, usano parole poco lusinghiere per descrivere il Salento se lo spettacolo a cui assistono non ha nulla a che vedere con le belle parole lette sulle pagine patinate e che descrivono la bellezza unica e suggestiva di questa tavolozza poggiata sul mare.
L’estate sta scaldando i motori, ma a Casalabate pare essersi già “ingolfata” come racconta un lettore di #Leccenews24 che ha voluto (ri)accendere i riflettori su un “vecchio” e mai risolto problema: «Ho letto il vostro articolo – scrive – dedicato a tutti gli interventi previsti: rifacimento del manto stradale, piste ciclabili, guardia medica e un posto di polizia. Tutti interventi necessari visto che tanto e altro ci sarebbe da fare. Solo che si è tralasciato un nodo dolente e ben visibile per chi frequenta la marina: la pulizia delle spiagge».
«L‘obiettivo di rendere più “attrattiva” la piccola località che si affaccia sul mar Adriatico, migliore nei servizi e accogliente per i turisti passa inevitabilmente dallo stato di salute delle spiagge» tuona il cittadino che non ha alcuna intenzione di accettare come scusa il classico “ci stiamo organizzando” dato che tutti i “miglioramenti” promessi in questi anni sono stati impercettibili per i vacanzieri, salentini e stranieri.
La poca sensibilità e la “superficialità” nella gestione dell’ambiente hanno solo aggravato la situazione tanto che, a detta del cittadino che ha voluto far sentire la sua voce, ogni anno turisti e residenti sono “costretti” ad assistere ad uno spettacolo sempre più brutto. Anche in questi giorni, il “panorama” non è stato proprio da cartolina: bagnasciuga trasformati in isole ecologiche dove puoi trovare di tutto, pietre, massi, copertoni e bottiglie di ogni tipo dalla plastica al vetro abbandonati. Un elenco che potrebbe continuare.
«Siamo a Giugno – continua – la stagione balneare è iniziata e trovo inconcepibile accogliere i primi turisti, per lo più stranieri, con uno scenario del genere. Anche i bambini non possono giocare, se non indossando scarpe antinfortunistiche…servirebbero anche i cestini per i rifiuti».
«Mi auguro – conclude – che questa mia segnalazione abbia un seguito mediatico con l’effetto di migliorare le attuali condizioni di questa piccola marina che nulla avrebbe da invidiare a mete più blasonate del nostro Salento».